"Si chiama Sostegno al reddito (Sar), ma molti lavoratori non conoscono". E’ quanto dice Maikol Ricci (nella foto), neosegretario Nidil e funzionario Filcams Cgil che spiega quindi come funziona.
"Si parla di importi che variano tra i 780 e i 1000 euro lordi. Del Sar possono farne richiesta i lavoratori e le lavoratrici che hanno un contratto di somministrazione (ex lavoro interinale). Ovvero tutti quei lavoratori che vengono assunti da un’agenzia per il lavoro per venire poi mandati a lavorare in un’altra azienda. E’ un contributo una tantum che spetta solo a lavoratrici e lavoratori somministrati ma devono rispettare però alcuni parametri".
Può richiedere il Sar solo chi ha concluso un contratto di somministrazione (a tempo determinato, indeterminato o anche apprendistato), deve aver lavorato almeno 90 (o 110) giorni (ferie, malattia compresi) nei 12 mesi precedenti all’ultimo giorno di contratto. E deve essere disoccupato da almeno 45 giorni. "Per chi ha lavorato almeno 90 giorni (sempre nei 12 mesi precedenti all’ultimo giorno di contratto) spetta di diritto un contributo di 780 euro lordi – dice Maikol Ricci –, per chi ha lavorato 110 giorni spettano 1000 euro lordi".
"Consiglio tutte le persone in possesso dei requisiti di contattarci per avere supporto nell’inoltro della domanda – conclude Ricci –. Molti non sanno di averne diritto e quanto gliene parlo rimangono sorpresi. Il Sar può rivelarsi un aiuto fondamentale quando si è concluso un periodo di lavoro somministrato e magari siamo in cerca di un nuovo impiego".
Per ricevere informazioni o prenotare una consulenza è possibile telefonare a Maikol Ricci, segretario Nidil Cgil Grosseto al 342 756 5092.