REDAZIONE GROSSETO

Al via il Giubileo 2025 . Apertura dell’Anno Santo con processione e Messa

L’atto inaugurale sarà presieduto dall’Amministratore apostolico Giovanni Roncari. Oltre alla Cattedrale, saranno chiese giubilari anche quelle di Ribolla e di Roselle.

L’amministratore apostolico della diocesi di Grosseto, Giovanni Roncari

L’amministratore apostolico della diocesi di Grosseto, Giovanni Roncari

Dopo l’apertura della Porta Santa, con cui Papa Francesco ha aperto il Giubileo della Speranza, oggi l’Anno Santo si apre in tutte le diocesi. A Grosseto avverrà oggi pomeriggio nella cattedrale di San Lorenzo, con la Messa, preceduta da una solenne processione che partirà dalla chiesa di San Francesco. In virtù di questo, il vescovo Giovanni ha disposto che oggi siano sospese le Messe pomeridiane in tutte le parrocchie della Diocesi, perché l’unica celebrazione sarà quella in cattedrale. E’ bene precisare che l’apertura del Giubileo in Diocesi non prevede l’apertura della porta santa. Porte Sante da varcare saranno solo a Roma. Alle 16 clero, seminaristi e fedeli si raduneranno nella chiesa di San Francesco per i riti iniziali. Da lì, poi, si snoderà la processione verso il Duomo. La processione attraverserà, da piazza san Francesco, via Andrea da Grosseto, un tratto di via Saffi, piazzetta Monte dei Paschi, corso Carducci, fino a piazza Duomo. Arrivati alla cattedrale solo il vescovo, preceduto dall’Evangeliario e dalla Croce, che sarà il simbolo del Giubileo, saliranno sul sagrato e tutti i presenti vivranno, dalla piazza, un breve momento di adorazione della croce. Con lo stesso ordine seguito nella processione, varcando il portone centrale, avrà luogo l’ingresso in cattedrale. Dopo la memoria del Battesimo, che il vescovo Giovanni presiederà in prossimità del fonte battesimale, la celebrazione Eucaristica proseguirà come di consueto.

"La celebrazione nelle diocesi – spiega don Marco Gentile, direttore dell’ufficio liturgico della diocesi – non è solo l’inizio del Giubileo, ma un segno di universalità della redenzione e di comunione della Chiesa fondata sull’insegnamento degli apostoli e che trova nel vescovo della Chiesa di Roma il segno visibile dell’unità. Dal punto di vista rituale – aggiunge – seguiremo la forma detta Messa stazionale, che deriva dall’antico uso della Chiesa di Roma. In pratica, l’assemblea si raduna in una chiesa dove inizia la celebrazione – per noi la chiesa di San Francesco - per poi dirigersi processionalmente verso la cattedrale per la celebrazione dell’Eucaristia. La processione che faremo esprimerà la realtà sinodale della Chiesa, popolo di Dio, vario nei carismi, ordinato nei ministeri secondo lo Spirito, in cammino verso il Regno di Dio e sarà richiamo peculiare al pellegrinaggio, elemento essenziale del Giubileo. Dal sagrato della Cattedrale il vescovo ostenderà la Croce invitando a riconoscere in essa lo strumento della salvezza e il segno della nostra speranza. Questa croce sarà poi collocata nel presbiterio, esposta alla venerazione dei fedeli per tutta la durata del Giubileo".

"Invitiamo tutti alla partecipazione convinta e gioiosa a questo momento forte, che si incastona nei giorni immediatamente successivi al Natale, proprio per ricordarci che l’incarnazione di Dio in Gesù ha cambiato la storia per sempre", dice don Paolo Gentili, vicario generale della diocesi di Grosseto.

Gli altri luoghi giubilariOltre alla chiesa cattedrale, l’amministratore apostolico Giovanni Roncari ha disposto che durante l’anno santo siano luoghi giubilari anche la chiesa dei santi Paolo e Barbara a Ribolla e la chiesa dell’Immacolata a Roselle. I motivi della scelta di queste due chiese sono duplici. Per quanto riguarda Ribolla perché siamo nell’anno che ricorda il 70° anniversario dalla strage della miniera e, dunque, fare della chiesa parrocchiale un luogo giubilare è rimettere al centro la dignità del lavoro sempre. Per quanto riguarda Roselle, invece, la sua elezione a luogo giubilare è per richiamare a tutta la comunità diocesana il valore delle radici: Roselle fu l’antica sede vescovile, dove il cristianesimo si espresse nella sua dimensione di popolo fin dal IV secolo d.C. Il primo vescovo, Vitelliano, è menzionato in un documento del 499. Roselle fu sede vescovile fino al 9 aprile 1138, quando con la Bolla "Sacrosancta Romana Ecclesia", papa Innocenzo II ne dispose il trasferimento a Grosseto, che divenne, così civitas.