Rabbia per i danni subìti, certamente, ma soprattutto rabbia per la facilità con cui i ladri riescono ad entrare nelle abitazioni anche durante le ore del giorno, facendo sentire completamente indifesi i cittadini.
E’ questo lo stato d’animo dei residenti nella zona di via Montello che nella sola giornata di martedì hanno dovuto contare altri due furti nelle case messi a segno in pieno giorno. Facile, troppo facile, dicono i cittadini, è diventato il "lavoro" dei ladri.
"Diciamo pure che questa situazione è un’autentica vergogna – commentano i residenti –. Solo pochi mesi fa in questa zona ci sono stati furti in diversi esercizi commerciali e anche in abitazioni e adesso siamo di nuovo sotto assedio. E’ inaccettabile avere timore di tornare a casa e trovarla devastata e non è tollerabile vivere sotto assedio e con la continua paura. Il nostro è un appello serio, di persone stufe e molto arrabbiate: vogliamo maggiori controlli".
La tecnica usata dai ladri, stando alla ricostruzione fatta in sede di accertamenti e rilievi, sarebbe quella conosciuta come "bumping", ovvero utilizzando una chiave a pressione che consente di aprire con grande facilità una porta, perché lo strumento utilizzato è in grado di prendere la "forma" della chiave originale.
Professionisti, insomma, non certo ladruncoli improvvisati che approfittano magari delle disattenzioni dei padroni di casa. Potrebbe trattarsi di una banda (o più bande) di stranieri (perché questa tipologia di furto di solito è quella portata a termine da precise etnie) che devono solo sincerarsi che l’abitazione sia vuota e poco più. Una volta aperta la porta, il raid dura pochi minuti: il contenuto di armadi e cassetti viene buttato o in terra o sul letto, si cerca ciò che può avere un valore e poi la fuga. Spesso, verso un altro alloggio in quel momento senza nessuno all’interno.
Per questo gli orari scelti sono generalmente quelli diurni, mattina o pomeriggio, perché i proprietari sono a lavoro. Non è chiaro se i ladri controllino prima i movimenti delle persone oppure se a loro basta suonare il campanello e poi provare ad entrare dove non hanno avuto alcuna risposta. E’ chiaro, invece, il livello di esasperazione raggiunto dai cittadini: "Basta, ora basta – dicono –, non ne possiamo più".