Allarme lupi anche a Monte Argentario. Sbranate due caprette, ferita una

Il proprietario: "Ormai anche la presenza dell’uomo non è più un deterrente"

Allarme lupi anche a Monte Argentario. Sbranate due caprette, ferita una

Allarme lupi anche a Monte Argentario. Sbranate due caprette, ferita una

Due caprette sbranate e una ferita, i lupi colpiscono anche sul Promontorio. Da appurare se si tratti di esemplari di razza pura oppure di ibridi, fatto sta che, nei giorni scorsi, i predatori si sono abbattuti sui tre ovini presenti in un piccolo recinto in località Spaccamontagne, nella zona di Terrarossa. Difficile capire se si tratti degli stessi canidi avvistati negli ultimi anni sia in Feniglia che sulla laguna di Orbetello. A fare le spese della predazione sono state le caprette che appartengono a Mauro Taiuti, un allevatore fiorentino che ha una proprietà all’Argentario, dove al suo interno teneva quei pochi animali che sono stati attaccati. Per due di essi non c’è stato scampo: i resti sono stati ritrovati da Taiuti all’interno del recinto. Mentre la terza capretta, un po’ più anziana, ha riportato delle ferite al collo e nulla più, forse grazie alle corna che le hanno permesso di riuscire a divincolarsi. Un episodio, questo, che ha spinto Taiuti a rivolgersi sia all’Asl che ai Carabinieri Forestali. E lui ora chiede interventi per evitare che questi episodi possano ripetersi. "Ho un controrecinto dove tengo le tre caprette – racconta – e l’altro giorno, quando sono tornato a casa, solo una si è fatta vedere. Ho fatto il giro del terreno e ne ho trovate due sbranate dai lupi. Quindi ho chiamato l’Asl che è venuta a fare un sopralluogo. Tra l’altro il giorno dopo i lupi sono tornati e hanno finito di smembrare una carcassa. Il tutto a 20 metri da casa, che è la cosa che più mi destabilizza. Che siano ibridi o lupi per noi è lo stesso, al di là delle competenze o meno. Ora non è più possibile lasciare fuori in giardino i cani e altri animali, i lupi sono riusciti a entrare nonostante il recinto, passando dal cancello o dalla rete nel punto della macchia. Sono arrivato in tempo, altrimenti i lupi avrebbero mangiato anche la terza capra. Lo scorso anno avevo anche visto un lupo a Terrarossa, ma pensavo che le recinzioni bastassero e la presenza dell’uomo fosse un deterrente, ma così non è stato. Bisogna tutelare le aziende che lavorano e hanno animali, io ad esempio sono preoccupatissimo anche nella zona di Careggi a Firenze dove ho gli allevamenti".

Andrea Capitani