Allevatore in carcere, le pecore stanno morendo

L’uomo deve scontare una condanna definitiva di 3 anni e 6 mesi e non può occuparsi degli animali: una quindicina sono deceduti per malnutrizione

Massa Marittima (Grosseto), 27 dicembre 2023 - Un uomo sta scontando in carcere una condanna definitiva di tre anni e sei mesi per calunnia e lesioni e le sue pecore stanno morendo. Il fatto si sta verificando a Massa Marittima e il Comune, l’Unione dei Comuni e l’Asl hanno preso in mano la situazione e stanno lavorando a una soluzione. L’uomo, prima di entrare in carcere, viveva con la sua roulotte nella zona di Poggio Tosoli, in un terreno di proprietà della Regione. Essendo seguito dai servizi sociali, poteva vivere e tenere le sue pecore lì perché autorizzato dal Comune di Massa Marittima, che paga il canone di affitto all’Unione dei Comuni, che gestisce il terreno di proprietà regionale.

Il pastore è in carcere da ottobre quindi le pecore hanno incominciato a soffrire di malnutrizione e una quindicina di loro sono morte e uno dei cani che le badava è stato trovato gravemente ferito. Quindi Comune, Unione dei Comuni e Asl hanno preso in mano la situazione. Gli operai forestali dell’Unione dei Comuni stanno accudendo le pecore sopravvissute, circa un’ottantina. L’Asl sta verificando che gli animali non siano affetti da alcuna malattia, mentre il Comune sta studiando una soluzione per la gestione del gregge. "Al momento – dice il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini – stiamo studiando con gli uffici quale possa essere la soluzione migliore e, personalmente, credo che la migliore sia l’affido a un altro allevatore, dopo aver verificato, ovviamente che gli animali non abbiano malattie". E in effetti l’affido, piuttosto che la vendita come invece si era pensato in un primo momento, potrebbe essere la soluzione migliore. Anche perché a gennaio per il pastore, attualmente in carcere, è prevista un’udienza in cui si potrebbe discutere un regime attenuato della condanna, che gli potrebbe consentire, almeno in parte, di accudire le proprie pecore.