La demenza è uno dei problemi maggiori per la salute pubblica e per i sistemi di welfare del XXI secolo: 5,4 milioni di persone attualmente soffrono di demenza in Europa (Alzheimer Europe).
I malati cronici di demenza e Alzheimer in Toscana si stimano tra i 90mila e i 100mila; in Toscana abbiamo 3,7 milioni di popolazione e sull’area del Azienda USL Toscana Sud Est abbiamo circa 819mila residenti, quindi facendo una rapida proporzione i malati di demenza su questa area sono circa 20mila.
È tenendo presente questi dati che Confartigianato Grosseto ha voluto confermare la propria vicinanza e il proprio sostegno alla cooperativa sociale Nomos che quest’oggi, proprio nella sede di Confartigianato, in via Monte Rosa a Grosseto, realizza l’iniziativa ’Check up cognitivo e Benessere cerebrale’. Si tratta di una iniziativa nata per progettare e mettere in atto interventi rivolti alla presa in carico precoce e alla riabilitazione neuropsicologica di varia tipologia attraverso programmi di analisi e riabilitazione neurocognitiva. Fino alle 17 di oggi, la cooperativa sociale Nomos, in collaborazione con il Centro studi Orsa realizzerà un check up cognitivo volto a valutare il funzionamento cognitivo ed il benessere sociale delle persone che parteciperanno. Si tratta di un percorso interamente gratuito.
"L’invecchiamento della popolazione e la necessità di trovare risposte ai bisogni di assistenza e di prevenzione ci hanno ancora più convinti a sostenere ogni progetto a favore del benessere dei nostri anziani e oggi, sempre più convintamente, sosteniamo le iniziative di Nomos. La nostra associazione da tempo è impegnata in progetti legati al mondo del welfare e il progetto di assistenza domiciliare e familiare è stato il primo passo per prestare attenzione non solo ai nostri associati, ma anche alle loro famiglie e alle loro problematiche".
Mauro Ciani, segretario di Confartigianato Grosseto, spiega con queste parole la decisione di dare un concreto appoggio all’iniziativa realizzata da Nomos. "Mi preme ricordare – aggiunge Ciani – anche il nostro contributo, in questi anni, con donazioni di strumentazione tecnologica alla struttura ospedaliera del territorio; scelte che fanno parte della mission di Confartigianato, da sempre dedita ad occuparsi alle molte sfaccettature della nostra comunità".
Come già osservato da numerosi studi l’attività di sostegno e cura ad anziani fragili, in particolare se affetti da demenza anche lieve, se non adeguatamente supportata può provocare un peggioramento significativo della qualità della vita e della salute mentale e fisica del caregiver principalmente coinvolto, un familiare o un’assistente familiare, che sperimenta elevati livelli di tensione emotiva e psicologica, fino a diventare a sua volta una “seconda vittima” delle patologie invalidanti che colpiscono la persona con demenza, ed in quanto tale a sua volta bisognoso di assistenza.
Pertanto una maggiore e mirata formazione ai caregiver significa promozione della salute, miglioramento del benessere e minori costi socio-sanitari, in quanto si rinvia il momento in cui il ricovero può diventare indispensabile. Significa sviluppare le competenze, capacità e conoscenze dei formatori per ribaltarle sulle persone in formazione, creando un respiro circolare che avvolge anche le persone dementi da assistere.
L’Alzheimer e le demenze, ad oggi, non si possono guarire ma sicuramente si possono individuare ai primi segnali soprattutto nelle forme iniziali. A questo scopo è finalizzato l’incontro di oggi.