REDAZIONE GROSSETO

‘Ambiente, architrave del programma’

Chiavetta, candidato sindaco del centrosinistra, risponde punto per punto alla lettera aperta del Wwf

Migration

Il candidato del centrosinistra, Mario Chiavetta, risponde alla lettera aperta che il Wwf aveva inviato a tutti candidati sindaci. E lo fa nella stessa forma ovvero quella della lettera aperta. "La mia posizione sui temi ambientali – scrive – toccati dalle proposte del wwf provinciale sono uno degli assi intorno a cui si muove tutto il progetto della lista ‘Mario Chiavetta sindaco’. Non si tratta, infatti, di muoversi per categorie, ma di rendere pervasivo un ambientalismo reale, che attraversi tutte le categorie sociali ed economiche. Noi vogliamo vivere bene a Orbetello, Albinia, Neghelli, Fonteblanda, Talamone, Ansedonia, Polverosa, San Donato, e per vivere bene bisogna garantire la qualità nella cura del rapporto tra persone e territorio che li ospita. È partendo da questa volontà diffusa che rispondiamo punto per punto a quanto richiesto e ci impegniamo – spiega Mario Chiavetta – per quanto attiene la plastica in laguna proveniente dal mercato settimanale a trovare una soluzione, dato che è una situazione non più tollerabile: i sacchetti che galleggiano sono un’emergenza e come tale deve essere affrontata. La soluzione delle reti di protezione mobili e un barchino che protegga le acque liberandole da residui è da attuare. Lo faremo".

Poi Chiavetta parla dell’isola ecologica ("è scritta nel nostro progetto e sarà nei nostri programmi, è indispensabile e utile), e poi punta sulla raccolta differenziata.

"Noi crediamo nella raccolta differenziata – dice – e non lo faremo indicando percentuali a caso. L’obiettivo è raddoppiarla a partire dal 2022". Poi la potatura degli alberi. "Il verde urbano non è solo potature (che devono essere fatte bene rispettando criteri scientifici). Il verde – prosegue Chiavetta – è parte importante del connotato della città e, più in generale, la condizione del verde pubblico è uno dei parametri su cui si misura la qualità della vita dei cittadini di un Comune. Concepiremo un nuovo piano del verde che terrà conto della sicurezza di persone e cose, della prevenzione e cura delle malattie e della scelta del tipo di giardino più adatto per i vari luoghi e funzioni".

Infine la Laguna. "E’ la sfida più grande – afferma –. Bisogna partire da un rinnovato rapporto tra Comune e Regione con l’obiettivo di far diventare Orbetello e la sua Laguna un laboratorio di ricerca e sperimentazione locale di valore nazionale e internazionale che combatta l’eutrofizzazione e gli altri problemi connessi. Al Comune servirà anche l’esperienza del Wwf, quello di Orbetello e quello Nazionale".

Michele Casalini