Andrea Capitani
Cronaca

L’Argentario tifa Ambra Sabatini: a Parigi caccia del bis paralimpico

La campionessa: “Andrò con più consapevolezza e con un percorso sicuramente più strutturato alle spalle”

Ambra Sabatini

Ambra Sabatini

Monte Argentario (Grosseto), 26 luglio 2024 – Le Olimpiadi sono alle porte, mentre per Ambra Sabatini ci sarà da aspettare ancora oltre un mese prima dell’inizio delle Paralimpiadi. Alla cui cerimonia di apertura del 28 agosto sarà, lo ricordiamo, portabandiera azzurra insieme a Luca Mazzone. Un’emozione unica che l’atleta di Porto Ercole rivive nelle bellissime parole pronunciate di fronte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di consegna del tricolore, lanciando un bellissimo messaggio di sport. Sport che lei rappresenta in tutta la sua essenza, adesso con molta esperienza in più dopo un’Olimpiade già conquistata a Tokyo nella sua specialità, i 100 metri T63, provando a bissare l’oro presentandosi a Parigi con personale e record del mondo sotto i 14 secondi, la prima a riuscirci nella storia. Dovrà però affrontare un infortunio fastidioso ma dal quale recupererà certamente in tempo, ovvero la frattura di una costola.

“È accaduto a causa della forte tosse – chiarisce lei stessa –. Mi posso comunque allenare e non ci saranno problemi per Parigi”. Ambra, cosa cambia dalle precedenti Olimpiadi? “Andrò con più consapevolezza e con un percorso più strutturato alle mie spalle. L’esperienza è aumentata e anche il modo di entrare in pista nelle grandi manifestazioni. Dopo l’incidente arrivare a questi livelli è sempre stato il mio obiettivo e spero di abbassare sempre di più il mio tempo. Adesso sono arrivata a 13,98, volevo a tutti i costi essere la prima a riuscirci”. Bellissimo il discorso davanti al Presidente della Repubblica.

Che emozione è quella di essere portabandiera? “Ero super emozionata, è una tradizione bellissima che unisce il mondo olimpico e paralimpico di fronte al Presidente e allo Stato, ci sentiamo tutti parte di qualcosa di più grande. Quando mi hanno detto di essere portabandiera non ci credevo. Ci speravo da dopo Tokyo, ma mi sono sempre detta che c’era tempo. Quindi ci tengo tanto, perché è un ruolo importante e in quel momento rappresenterò l’Italia e tutta la delegazione. Ho tante speranze e tanti sogni, sarà un’emozione unica. Poi io correrò il 7 settembre con la semifinale della mattina. Speriamo di poter di nuovo fare un podio tutto tricolore”. Come stanno andando gli allenamenti sui 100 metri? “Per adesso bene, a parte l’intoppo della tosse che mi ha tenuto qualche settimana a basso ritmo, ma la preparazione invernale è andata bene, abbiamo messo qualcosa in più rispetto agli anni scorsi con il mio allenatore Pasquale Porcelluzzi al centro sportivo delle Fiamme Gialle a Castel Porziano”. E Ambra non dimentica mai i suoi concittadini… “Spero di regalargli un’altra bella emozione, spero di tornare a Porto Ercole festeggiando tutti insieme come abbiamo fatto dopo Tokyo, è il più grande regalo che ho ricevuto”.