
Gli impianti restano chiusi
Amiata, 29 dicembre 2022 - Prosegue, senza cenno di cambiamenti almeno nel breve termine, l’andamento anomalo delle temperature in montagna. Troppo caldo per sciare e sul Monte Amiata svaniscono le speranze di un bianco Capodanno. Tutti gli impianti di innevamento artificiale sono spenti, le temperature sono alte rispetto alle medie stagionali e dal cielo non cadono fiocchi. Sulle piste dei campi scuola amiatini resistono miseri cumuli di neve. Una situazione veramente difficile per le due società che gestiscono gli impianti di risalita, Isa e Ais. Colpite da due anni di pandemia, ancora prima da condizioni meteorologiche molto difficili, oggi le due società debbono fare i conti con il meteo che non aiuta e con il caro bollette che già le aveva costrette a fare delle scelte drastiche, come ad esempio quella di non accendere i generatori di neve artificiale, ma di attivare gli impianti solo in caso di neve naturale. Niente da fare, l’appuntamento con lo sci e con il divertimento sulle piste dell’Amiata è rimandato al 2023. Le strutture alberghiere e le scuole di sci non vivono momenti facili.
Gli alberghi, che comunque debbono fare i conti con qualche disdetta a causa dell’assenza di neve, si salvano grazie al ritorno dei grandi eventi.
"Alcune disdette sono nella norma – spiega Enrico Bracciali, dell’hotel Le Macinaie –, ma debbo dire che sono contento di come sta andando questo Natale, considerando appunto che stiamo lavorando con l’assenza di neve. I turisti sono attratti dall’Amiata malgrado la neve scarseggi. Speriamo che da gennaio si possa tornare a sciare anche qui da noi".
Nonostante questa situazione sulla montagna grossetana, almeno per questo periodo di feste, sono previsti un buon numero di turisti, a salvare gli operatori turistici sono gli eventi che sono tornati protagonisti nei borghi a valle del vulcano spento.