‘Amiata Piano Festival’ saluta. Gran finale con "Dionisus"

Quattro giorni di grande musica, si inizia domani con il concerto "Sax for Pianos" con Mondelci, Baglini e Jin Ju

‘Amiata Piano Festival’ saluta. Gran finale con "Dionisus"

Maurizio Baglini, che dell’«Amiata. Piano Festival» è anche il direttore artistico, domani sarà tra i protagonisti del concerto «. Sax for Pianos»

Ultimo grande fine settimana di musica per l’Amiata Piano Festival a Cinigiano. Da domani a domenica quattro serate in una mini programmazione intitolata ‘Dionisus’ e pensata tra repertori diversi, inediti e trasversali nel tempo, nei generi e nello spazio, per ricapitolare la lunga storia di questa manifestazione, curata da Maurizio Baglini e Silvia Chiesa, che si prepara a celebrare i vent’anni di attività. Domani si parte con i pianoforti di Maurizio Baglini e Jin Ju con il sax di Federico Mondelci per il concerto "Sax for Pianos" in un intenso viaggio novecentesco tra Occidente e Oriente.

Venerdì la riscoperta della grande artista ottocentesca Louise Farrenc ad opera di Silvia Chiesa, che si esibirà nel doppio ruolo di musicista e voce recitante, accompagnata da Mihaela Costea al violino e da Linda Di Carlo al pianoforte. Sabato l’omaggio al rapporto tra due grandissimi della cultura alta ma al contempo nazionalpopolare come Nino Rota e Eduardo de Filippo con voce narrante e sceneggiatura di Stefano Valanzuolo e il duo violoncello e pianoforte di Chiesa e Baglini. E, infine, domenica la vera sorpresa con ‘Note di Gusto’, inedito esperimento della compositrice Roberta Vacca di narrazione della gastronomia tradizionale italiana per tre soprani, ensemble cameristico e batteria di cucina.

"Mai avremmo pensato, nel 2005, di poter sviluppare un progetto così articolato, vario ed ambizioso – commenta Baglini – e ora questa diciannovesima edizione è un connubio speciale fra fidelizzazione di artisti che hanno contribuito a rendere grande il festival e innovazione dei programmi canalizzati nel concetto di trasversalità dei generi musicali. Ci stiamo preparando a un anniversario che tocca il cuore e l’immaginario di chiunque sia capace di credere nei sogni". Vent’anni di grande musica, per una manifestazione che si è legata al territorio in modo straordinario e virtuoso. Esempio di come la cultura possa portare sviluppo e arricchimento. I concerti che prima erano ospitati nella Sala Musica del Podere San Giuseppe, poi nella Cantina di Collemassari, oggi si svolgono infatti in uno spazio creato ad hoc: il Forum Bertarelli di Poggi del Sasso, uno straordinario auditorium dall’acustica sorprendentemente naturale, capace di restituire il suono nella propria integrità senza mai dover ricorrere ad amplificazioni o alterazioni.

Riccardo Bruni