NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Amiata, una viabilità difficile. Pendolari e abitanti spiegano: “Tante strade da migliorare”

In molti casi segnalato un profondo degrado che va a scapito in primo luogo della sicurezza. Ma ci sono ripercussioni anche sull’economia della montagna, penalizzandola fortemente

La strada del Cipressino

La strada del Cipressino

Amiata, 4 ottobre 2024 - Il traffico aumenta e le condizioni delle strade che solcano l’Amiata peggiorano. I due fattori determinano una rete viaria più vicina a una grovieria che a una pista d’atterraggio. Dalle strade che collegano i paesi di montagna alle vie di comunicazione più trafficare, in molti casi viene segnalato un profondo degrado e questo va a scapito in primo luogo della sicurezza degli automobilisti e poi tocca l’economia, penalizzandola fortemente, su tutto turismo e trasporti. Marcello Ramacciotti, ex presidente della Comunità Montagna Amiata viaggia quotidianamente sulle strade amiatine e non può che costatare molte situazioni drammatiche: “Ci sono tratti pericolosi – spiega Ramacciotti – come la strada che collega il Bivio Aiuole a San martino sul Fiora. Passando per Triana, Cellena, Semproniano e Catabbio si trova un manto stradale da rifare. Lo stesso vale per il tratto Seggiano-Bivio per Stazione Monte Amiata. C’è una pericolosa strettoia sul ponticello del torrente Melacce nel tratto tra Castel del Piano – Arcidosso. Tra i punti più critici c’è un tratto di strada in prossimità del bivio per Monte Labro. Sulla Sp 64 Cipressino oggi strada regionale invece viaggiano molti pendolari. “I problemi del Cipressino sono i soliti da anni. – commenta Alessandro Marcucci, che lavora all’ospedale di Castel del Piano e che tutti giorni parte da Casal di Pari per raggiungere la sede del suo lavoro –. La mole di traffico in determinati orari e periodi dell’anno è notevole. Essendo poi l’arteria principale per raggiungere l’Amiata ma anche Montalcino e la Val d’Orcia per chi proviene da Grosseto a volte è insostenibile. Lungo il tragitto si trovano mezzi pesanti, ma anche trattori soprattutto in alcuni periodi dell’anno. La strada non permette sorpassi sicuri e si creano lunghe code. Anche il tratto di strada nuovo, quello che arriva al bivio di Monticello Amiata non ha migliorato la situazione, anzi è anche pericoloso perché invita a fare sorpassi ma non è sempre sicuri”. C’è chi poi, come Renzo Rossi, parte da Castel del Piano per raggiungere Grosseto e oltre a segnalare la pericolosità della strada sostiene che il traffico si potrebbe ridurre con un servizio più efficiente del trasporto pubblico. “La scarsa frequenza dei viaggi a disposizione con i mezzi pubblici è un problema– commenta Rossi – penso ad esempio a tutti i lavoratori amiatini che lavorano nelle amministrazioni pubbliche o dai privati. I lavoratori avrebbero bisogno di essere maggiormente seguiti per ciò che riguarda alcuni orari”. Servirebbero insomma più corse a disposizione dei lavoratori pendolari. Qualcosa però sulla Cipressino si è mosso, sembrano essere in dirittura d’arrivo i lavori di adeguamento del primo stralcio in località “Magliesi”, tra il tratto a tre corsie e il Ponte Zancona. Alcune curve saranno rese più dolci, la carreggiata sarà ampliata. Lavori questi che vengono accolti con piacere da Claudio Franci, ex sindaco di Castel del Piano ed ex deputato del Pd, anche se sottolinea: “arrivano con profondo ritardo. – commenta Franci - Considerata la notevole mole di traffico, la strada Cipressino costituisce una priorità assoluta. Ben vengano l’avvio dei lavori e l’assegnazione dell’appalto in località Magliesi ma indiscutibilmente si sono accumulati dei grandi ritardi. Speriamo che ora il passaggio da strada provinciale a regionale e l’impegno assunto dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dia veramente la possibilità di sbloccare la situazione e rendere finalmente il Cipressino un’arteria strategia per l’Amiata. Non ci dimentichiamo che in montagna è presente uno dei poli industriali costituito da imprese di medie dimensioni tra i più importanti in provincia. Una buona viabilità permette ai territori collegamenti agili e veloci”.