"Esaltare il gerarca fascista Italo Balbo è apologia del fascismo". Contro la proposta della giunta di Orbetello arriva anche la bocciatura da parte dello schieramento di centrosinistra, rimasto fuori dal consiglio comunale per quel famoso inghippo nella compilazione delle liste, che gli impedì di presentarsi alle elezioni. Resta, adesso, da capire come si comporterà la parte moderata dello schieramento, cosa decideranno di fare gli esponenti del mondo cattolico. Di certo, l’idea di intitolare a Balbo il parco dell’Idroscalo è quantomeno servita a togliere quell’area dal dimenticatoio. Il Comune di Orbetello, infatti, l’ha acquistata nel 2003 con l’impegno a riqualificarla, ma fino ad ora è stato fatto davvero poco. E così, proprio nell’anno in cui cade il centenario della marcia su Roma, il centrodestra lagunare vuole tributare a Balbo, che di quella marcia fu uno degli ideatori e protagonisti, il parco, proponendo di scindere le sue capacità aviatorie dal ruolo avuto nel regime. Balbo l’aviatore, insomma, non il fascista braccio destro di Mussolini. In un intervento congiunto, firmato da Rodolfo Bassi, segretario dell’Unione comunale del Pd, Stefania Bondoni, segretaria provinciale ArticoloUno, e Luca Giacomelli, per gli attivisti del M5S di Orbetello, si ricorda che "di tutte le amministrazioni comunali, di sinistra e di destra, nessuna di queste aveva mai pensato di intitolare il parco a Italo Balbo, gerarca fascista e comandante, al tempo della marcia su Roma, della spedizione punitiva contro operai e abitanti del quartiere San Lorenzo che provocò tredici morti e centinaia di feriti. E sempre Balbo, che una giunta ignorante oggi vuole lodare, si rese anche protagonista della morte del parroco don Minzoni. Il centrosinistra di Orbetello chiede al sindaco e alla maggioranza del consiglio comunale di non arrecare questa profonda offesa alla coscienza democratica e civile di tutte le componenti della società orbetellana, ritirando la mozione che vogliono presentare al prossimo consiglio comunale. Ci appelliamo al rispetto della legge Scelba, che introdusse il delitto di apologia del fascismo, rendendo punibile chiunque esalti ogni forma, persona o fatto collegato al fascismo".
Riccardo Bruni