Arcobaleno d’Estate. Escursione nel Parco e poi la degustazione

Oggi dalle 17 ad Alberese l’evento promosso da La Nazione e dalla Regione. Passeggiata e prodotti tipici. La partecipazione è gratuita ma serve prenotare.

Arcobaleno d’Estate. Escursione nel Parco e poi la degustazione

Arcobaleno d’Estate. Escursione nel Parco e poi la degustazione

E’ il giorno di "Arcobaleno d’Estate": ritrovo alle 17 ad Alberese, di fronte al Centro visite del Parco della Maremma, alle 17.30 partenza con le guide per la passeggiata sull’itinerario "A6" (Percorso faunistico), ritorno ad Alberese intorno alle 19.15 e degustazione all’interno del frantoio di prodotti tipici locali a cura di Confagricoltura. La partecipazione è gratuita, ma è necessario prenotarsi telefonando al numero 0564 - 393238. L’evento è promosso da La Nazione in collaborazione con la Regione Toscana e, per quanto riguarda la tappa grossetana, con l’Ente Parco regionale della Maremma e di Confagricoltura.

L’escursione. La bellezza insolita dell’ambiente di questa passeggiata è quella di un antico pascolo comunitario, creato nell’Ottocento fra i terreni agricoli della pianura e il bosco della riserva di caccia delle colline dell’Uccellina. Il sentiero si snoda fra grandi querce sparse – cerri, lecci principalmente roverelle e sughere – sotto le quali pascolavano vacche. Oggi gli animali domestici sono stati sostituiti da daini, cinghiali e caprioli, che lasciano volentieri il rifugio del bosco per approfittare di un nutrimento così ricco e vario, oltre che da lepri, volpi, istrici e tassi che sono più tipici di questi ambienti semiaperti. Fra gli uccelli che è possibile avvistare ci sono ghiandaie, verdoni, cardellini, averle, picchi verdi. Il percorso è un anello. La prima parte è fatta di brevi salite e discese poco sotto il limite del bosco, da dove si aprono scorci panoramici sulla Villa Granducale e il reticolo di bonifica nella pianura, e termina all’ingresso riservato ai disabili. La seconda serpeggia invece fra grandi querce da sughero e un fitto sottobosco di cisto e altri arbusti mediterranei, che in primavera offrono spettacolari fioriture, quasi pianeggiante e accessibile ai disabili. È un percorso quasi pianeggiante e accessibile ai disabili, dotato anche di pannelli didattici tattili per le persone ipovedenti.

Il frantoio. La tenuta di Alberese, tra il 1926 e il 1931, subì una grande trasformazione: in un triennio furono messe a dimora oltre 132.000 piante (nel solo 1931 ben 2000 olivi). Patrimonio dell’azienda era anche un frantoio dotato di moderni macchinari, attrezzato con presse e gabbie d’acciaio; il metodo della spremitura a freddo, consentiva di ottenere un olio di migliore qualità. L’edificio, oggi parte integrante del rinnovato Centro Visite del Parco della Maremma, è un segno tangibile della storia del territorio. L’intervento di musealizzazione è stato possibile grazie all’analisi di documenti, immagini e testimonianze. Il frantoio non propone solo oggetti della vita quotidiana ma anche la tradizione di un luogo, i paesaggi, l’architettura, il saper fare. Le piante di olivo ad Alberese affondano le radici nel mondo dei Fenici, passando per gli insediamenti romani, i benedettini a San Rabano e poi le bonifiche Lorenesi e l’Opera Nazionale Combattenti: un percorso di crescita culturale delle comunità locali, creativo e inclusivo, fondato sulla partecipazione attiva degli abitanti e la collaborazione di enti e associazioni. La gigantesca "sala macchine" riveste un ruolo centrale: uno dei due carrelli trasbordatori accoglie, con le sue gabbie mobili ad anelli multipli, i visitatori, facendo "capolino" sul deposito delle sanse, ovvero il centro visite attuale. Al primo livello si trovano le vasche di raccolta e filtraggio dell’olio e altri macchinari.