REDAZIONE GROSSETO

Asili, aperture graduali e protocolli rigidi

Ingressi separati, aule più grandi e gruppi "fissi". Rossi (Sacro Cuore): "Reinserimento necessario, ma i bambini hanno voglia"

La prima volta è sempre quella che si ricorda. Così come l’apertura delle scuole che da sei mesi sono chiuse per la pandemia del Covid. Le prime classi ad accogliere i bambini sono stati gli asili nido, uno dei servizi più importanti anche per i più piccoli. Aperture sì, dunque, ma con nuove regole da seguire. Per poter riaprire, infatti, le scuole dovranno garantire l’igienizzazione completa degli arredi, materiali e ambienti. La mascherina dovrà essere indossata dal genitore che accompagna il bambino e dall’insegnante. I genitori avranno anche il compito di misurare la temperatura ai bambini ogni giorno prima di portarli a scuola: nel caso superi i 37,5 il bimbo resterà a casa. All’interno dei nidi o delle scuole materne, sono previste anche regole per usare correttamente gli spazi comuni: nei bagni non bisogna creare assembramenti, i pasti vanno consumati in spazi adeguati e nel caso non sia possibile farlo, questi andranno consumati in classe. I bambini dovranno riposare nel pomeriggio mentre per gli accompagnatori resta valida la regola che deve essere solo una persona a farlo usando gli spazi esterni. Prevista anche l’introduzione di un referente. Per gli insegnanti è previsto anche lo screening sierologico volontario, mentre continua a non essere obbligatorio il certificato medico in casa di assenza lunga, mentre nel caso di contagio da parte di uno dei bambini, dovranno partire tutti i protocolli previsti, con il tracciamento dei contatti dei bambini stessi, che saranno divisi per gruppi e gestiti sempre dalle insegnanti. "Abbiamo riaperto – ha detto Tiziana Rossi dell’asilo nido del Sacro Cuore – e devo dire che la situazione è buona. Abbiamo deciso di fare ingressi ed uscite scaglionate, le nostre stanze più grandi sono state trasformate in aule e non si potranno mischiare i gruppi". Rossi prosegue: "La scuole deve essere riaperta, i bimbi ne hanno bisogno. Ce ne siamo accorte già il primo giorno. Il reinserimento sarà faticoso ma i bambini hanno bisogno di staccarsi dalle famiglie e viceversa". Non ci sono state defezioni. Anzi: "Credo – chiude Tiziana Rossi – che ci siapiù affluenza rispetto agli anni scorsi. Preoccupati? Un po’ sì, un altro stop sarebbe mal digerito". Altre due strutture private, il Fiocco in via Manetti e il Grillo Parlante di via Svizzera, apriranno invece tra qualche giorno. "Siamo operativi già da qualche giorno per i colloqui con i genitori – ha detto la responsabile, Maria Cristina Corsini –. Abbiamo un medico che sta seguendo tutte le procedure da seguire, anche se credo che cambi poco rispetto allo scorso anno quando il rapporto tra bambino e insegnante era 1 a 5. Intanto stiamo sanificando tutte le strutture per presentarci tra qualche giorno pronti per l’apertura".