REDAZIONE GROSSETO

Assalto al bancomat con esplosione

Quattro uomini incappucciati fanno saltare l’armadio blindato e poi fuggono con 25mila euro.

Risveglio con il botto, un gran botto, che ha fatto tremare le mura delle palazzine di via Marconi, la via principale della frazione di Bagno di Gavorrano, con i ladri che hanno fatto saltare, dopo averlo sradicato dalla sua collocazione, il bancomat della Cassa di risparmio di Firenze. Il bottino sarebbe di circa 25mila euro.

I titolari di una pasticceria che si trova a poca distanza dal luogo dell’assalto hanno udito nettamente transitare delle vetture a velocità elevata ed ingiustificata, vista l’ora.

Subito dopo la deflagrazione con i banditi che, dopo aver fatto allontanare dal balcone un signore che abita sopra alla sede del bancomat e che si era affacciato dopo esser stato svegliato dai rumori, hanno fatto esplodere la struttura arraffando quanto possibile e fuggendo.

Un testimone racconta che erano in quattro, tutti incappucciati, e la fuga è stata in direzione di Gavorrano.

"Combinazione – racconta un testimone – ero fermo in fondo alla via quando, usando una vettura bianca, mi pare una Giulietta, i banditi hanno portato fuori, trascinandolo con delle cinghie come quelle che si usano per fissare i carichi sui camion, il bancomat e subito dopo la gran botta. E’ andata via anche l’illuminazione pubblica per il colpo. Poi su un’auto, questa era di un colore scuro, sono filati via verso Gavorrano a tutta velocità. Sì, erano tutti incappucciati".

Una scena incredibile quella che si è presentata alle prime persone che sono accorse sul posto per vedere cosa fosse accaduto e dopo pochi minuti in via Marconi sono arrivati anche i carabinieri.

Nella mattinata di ieri la popolazione della frazione ex termale, svegliata per il botto e che già anni indietro aveva vissuto una scena simile, è scesa in via Marconi per curiosare e parlare di quanto accaduto.

Il servizio d’ordine e lo scorrimento del traffico – la zona è stata transennata – sono stati garantiti dagli agenti della Polizia municipale.

I rilievi sono stati effettuati dagli esperti della sezione Scientifica dei carabinieri e stando alle poche parole udite dai testimoni sembra che la banda fosse composta da italiani.

Intanto si guarda con attenzione e si spera di trovare qualche indizio dai filmati delle telecamere della banca che sono piazzate in direzione dell’ingresso della strada e anche da quelle di un vicino distributore di benzina.

Roberto Pieralli