REDAZIONE GROSSETO

Assemblea pubblica: "La giunta si dimetta"

Il Collettivo Kairos in piazza. "La società civile ora deve dire la propria"

Il Collettivo Kairos in piazza. "La società civile ora deve dire la propria"

Il Collettivo Kairos in piazza. "La società civile ora deve dire la propria"

ORBETELLO

Un’assemblea pubblica convocata dal Collettivo giovanile Kairos "per confrontarsi e comprendere insieme la complessità della situazione, grazie ad interventi di competenza tecnica e scientifica". E’ stata questa la motivazione che ha spinto i rappresentanti del collettivo a organizzare (con l’appoggio dei giovani del Pd) l’incontro in piazza che si è svolto nel pomeriggio di ieri e al quale hanno partecipato circa duecento persone.

"Alla luce della gravità degli ultimi avvenimenti e delle reazioni scomposte e inadeguate della giunta comunale – dicono gli organizzatori – pensiamo sia doveroso che debba essere adesso la società civile a dire la propria, a pretendere spiegazioni e ad instaurare un dialogo diretto con istituzioni, partiti e associazioni territoriali. E’ stata ribadita la richiesta di dimissioni sia del sindaco, che di tutta la giunta comunale".

"È stato necessario – dicono ancora – dibattere pubblicamente di ciò che sta accadendo, per cercare di portare le istanze non soltanto di qualche categoria commerciale, ma di tutta la popolazione in ambito regionale e nazionale. La tragica situazione della laguna, per quanto emblematica, non è certo l’unica motivazione del malcontento di cittadini e cittadine. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un’evidente degenerazione del nostro territorio, che appare sempre più trasandato e abbandonato a se stesso. Ciò è evidente dal crescente sfaldamento economico-sociale e occupazionale, così come dall’assenza totale di progetti e offerte culturali; il tutto perpetuato da una classe dirigente locale che non appare in grado di interpretare i disagi delle persone e i problemi del territorio o di fare una proposta politica in grado di cambiare lo stato di cose attuale. Così, pensiamo che sia più che mai doveroso avviare un percorso di impegno e di sensibilizzazione".

Michele Casalini