MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Aurora, morta in gita a 19 anni. La lettera dell’amica India: ‘Ora tutto mi parla di te’

Tra le lacrime le parole di chi è sempre stata al fianco di Aurora: “Siamo cresciute insieme. Qui tutto sa di te, non smettere mai di parlarmi”. Poi i palloncini bianchi volati in cielo

L'ultimo saluto ad Aurora Bellini: palloncini bianchi e tante lacrime per una vita spezzata troppo presto (foto Aprili)

L'ultimo saluto ad Aurora Bellini: palloncini bianchi e tante lacrime per una vita spezzata troppo presto (foto Aprili)

Grosseto, 25 marzo 2025 – Eventi inaspettati nella vita che specialmente bambini e ragazzi non dovrebbero mai vivere. Ma la vita è spietata. Ieri Aurora Bellini, la giovane che se ne è andata mentre era in gita con i suoi compagni di classe, ha fatto il suo ritorno a Batignano, il suo paese. Ad accoglierla una folla silenziosa, scioccata e gonfia di dolore. Tutti i ragazzi avevano in mano una rosa che poi hanno deposto vicino al feretro di Aurora. Nel silenzio assordante, creato da un vuoto immenso. Alcuni ragazzi che non si sono mai mossi dall’entrata della chiesa. Quei ragazzi per tutta l’omelia si toccavano gli occhi, si guardavano intorno, ogni tanto si abbracciavano, non sono mancate le carezze. E lacrime.

Poi é stata letta una lettera di India, un’amica di Aurora. “Questo posto mi è sempre antipatico ma adesso no. Ogni parte della città mi parla di te, ogni luogo ed ogni angolo. Ovunque guardo ci sei tu, vedo il tuo sorriso quando mi sveglio e penso che non lo vedrò più. Siamo cresciuti insieme, ci sei sempre stata nonostante tutto. Volevo sempre proteggerti da tutto e da tutti, ma non ce l’ho fatta fino in fondo. Ti ho sempre vista buona e fragile troppo per questo mondo, ti amano tutti perché sei sempre stata un raggio di luce nella vita di chiunque ti ha conosciuto, in qualsiasi momento portavi gioia. Ti vedo allo specchio di casa mentre ti tingi la frangetta, bella come sempre e per sempre sarai. Sei nel vento, ti ho sentita e quando vuoi sono qui per ascoltarti, non smettere di parlarmi mai”. Poi i palloncini bianchi, che sono volati in cielo, come per abbattere il vuoto rimasto.