Il Comune di Campagnatico aveva messo nel bilancio di previsione un milione e 400mila euro che sarebbero dovuti arrivare dalle multe dell’autovelox. E una di queste macchinette veniva posizionata al chilometro 13 della Grosseto-Siena, in un tratto di strada dove la velocità consentita passa da 110 a 90. Poi però è arrivato il Decreto Salvini che vieta il posizionamento di autovelox se fra i cartelli di variazione della velocità c’è meno di un chilometro e in quel punto di metri ce ne sono 900. Quindi andava tolto.
Il Comune ha quindi spostato la postazione, scegliendo un’aiuola, location che non ha convinto lo stesso comandante della Polizia municipale di Campagnatico che, infatti, ha chiesto il parere della Polizia stradale: giudizio negativo (inviato anche alla Prefettura). Il comandante, di conseguenza, ha comunicato alla giunta il parere negativo e questo deve avre causato un attrito, tanto che il comandante ha lasciato l’incarico (se in modo volontario o perché rimosso non è dato sapere). L’incarico il sindaco Elismo Pesucci lo ha affidato al suo vice, Alessandro Ulmi. L’autovelox è stato quindi posizionato sull’aiuola dopo che il Comune aveva fatto anche tagliare l’erba ai propri operai, ma quell’area appartiene ad Anas, quindi i consiglieri di minoranza dicono di voler segnalare il caso alla Corte dei conti, perché il Comune avrebbe utilizzato personale come non avrebbe potuto.
Conclusione. L’autovelox mobile lo stanno facendo funzionare nonostante il parere contrario espresso dalla Polizia stradale, ma è facile prevedere che gli automobilisti eventualmente multati avranno materiale per poter presentare ricorso. E non è possibile escludere un intervento diretto della Prefettura.