Era stato fermato lo scorso 2 ottobre alla stazione di Orbetello con dieci ovuli di hashish, adesso ottiene la sospensione del procedimento. Dopo la convalida dell’arresto per direttissima per un giovane argentarino si è celebrata l’udienza nel tribunale di Grosseto in cui ha ottenuto la sospensione del procedimento di un anno, in attesa della decisione della Corte Costituzionale sulla concessione, per spaccio di lieve entità, della messa alla prova che estinguerebbe il reato. "È una misura premiale – spiega l’avvocato del ragazzo Lucia Scotto –. Ribaltata dunque completamente la decisione sfavorevole in relazione alla commissione di nuovi reati, dato che nell’ultima udienza al giudice è stato sottoposto il percorso scolastico del ragazzo e i suoi sforzi nella ricerca di un’occupazione. Sforzi peraltro che hanno portato a un impiego. È stata inoltre revocata la misura cautelare che era stata comminata in prima udienza: aveva l’obbligo di dimora e l’obbligo di firma all’autorità giudiziaria. La sospensione del procedimento è volta a far ottenere al ragazzo la messa alla prova e, in caso di esito favorevole, porta all’estinzione del reato, cosa da non sottovalutare per un ragazzo incensurato".
Il giovane era stato fermato durante un controllo dai carabinieri alla stazione di Orbetello ai quali aveva consegnato spontaneamente gli ovuli di hashish che aveva con sè, quantitativo che superava i limiti per essere considerato ad uso personale. Da qui l’accusa di detenzione a fini di spaccio.