GROSSETOAumentano le donazioni di sangue ma diminuiscono i donatori attivi. É uno dei punti salienti del bilancio che ha evidenziato L’Avis di Grosseto durante la presentazione dell’analisi dei dati riguardo al 2024. Il risultato è una diminuzione dei donatori che però vanno di più spesso a donare (l’indice infatti si attesta con due donazioni circa annue). In merito a questa evidenza viene anche lanciato un allarme rispetto all’operato Asl.
"L’Azienda Asl Sud Est ha operato una imponente azione volta a ridurre le carenze di personale medico, utilizzando medici prelevatori - afferma il presidente provinciale Avis Carlo Sestini - purtroppo permangono quelle relative al personale infermieristico che ci impediscono di tenere aperto il quarto giorno a Follonica, in maniera continuativa e incrementare la raccolta nell’area del Tufo. Carenze di personale infermieristico anche a Massa Marittima. Su Grosseto si deve segnalare la chiusura dell’accettazione a causa della mancanza del personale amministrativo, determinando problemi per quanto riguarda l’accoglienza dei donatori, nonostante l’impegno del personale medico e infermieristico. Permane la situazione gravissima della sottrazione di una macchina per plasmaferesi nel trasfusionale di Castel del Piano".
"Nonostante il trend degli ultimi anni sia stato invertito con l’incremento del sangue intero donato, plasma e multicomponent sono diminuiti rispettivamente del 7,55% e del 42% (nel 2023 erano aumentati)- prosegue Sestini - la diminuzione del plasma è sicuramente dipesa da una minore attenzione verso questa risorsa a causa della sottrazione di macchine per la plasmaferesi, sia a Massa Marittima che a Castel del Piano (in quest’ultimo caso ancora mancante) e questo collide con le indicazioni nazionali, che chiedono più risorsa, capace di fornire la materia prima per i farmaci salvavita di cui il sistema sanitario ne fa un uso sempre più ampio. Dunque per far fronte a questa carenza siamo costretti ad importarlo dall’estero andando incontro a tutte le problematiche che possono crearsi".
Comunque Avis si conferma sempre come il bacino più ampio di donazioni tra le associazioni, con oltre il 90% di quelle effettuate. I dati più significativi li registra Grosseto che cresce di quasi l’1% (+ 27 donazioni), Follonica del 10,8% con un aumento di 203 donazioni e Orbetello Costa d’Argento (+55 cioè 5,81% in più). L’area del Turo con Sorano e Pitigliano che perdono complessivamente 9 donazioni. Il dato di Manciano è influenzato da un numero ridotto di aperture. In crescita l’Amiata con l’aumento del 5,97% di Castel del Piano (vero e proprio bacino del plasma ove si dona per il 40% delle donazioni complessive e il 13% di quello su base provinciale. Continua il decremento di Gavorrano e va a picco Castiglione della Pescaia perdendo il 37 % delle donazioni. "Il mio pensiero va a tutti i nostri donatori di sangue e plasma che continuano a tendere il braccio per donare vita - conclude Sestini - Un ringraziamento alle sezioni i cui volontari si stanno impegnando con sempre maggiore costanza affinché la domanda di risorsa trovi risposta. Il sistema non funzionerebbe senza gli operatori dei centri trasfusionali".
Maria Vittoria Gaviano