CRISTINA RUFINI;
Cronaca

Aziende al femminile. Grosseto prima in Toscana

In provincia la percentuale rispetto a quelle complessivamente attive è del 28,1 . Si tratta di un dato che pone la Maremma al nono posto su base nazionale.

di Cristina RufiniGROSSETOSpicca a una prima occhiata, guardando i numeri dell’imprenditoria femminile in Italia, il nono posto occupato dalla provincia di Grosseto, con il suo 28,1% di imprese in rosa sul totale di quelle complessivamente attive (7.241 su 25.806). Ovviamente prima in Toscana, dove invece Firenze, per esempio, occupa l’ultima posizione, la settantesima in Italia. Seconda in Toscana Prato e terza Livorno. Il primato regionale in Toscana della Maremma è legato alla presenza di una rete di piccole e medie imprese che ruotano attorno all’agricoltura (24%), settore primario in provincia di Grosseto. Per presenza femminile nelle aziende significa sia che siano dirette da donne, ma anche che la presenza femminile sia all’interno della compagine societaria. Come fanalino di coda, invece, con il solo 4,3% troviamo le imprese nel settore del manifatturiero e delle costruzioni, quest’ultimo notoriamente ’lontano’ dal mondo femminile. La parte del leone, però, con il 40 per cento è riservata al settore dei servizi, che siano alla persona o alle aziende. Sia Grosseto che anche la regione Toscana hanno percentuali di incidenza di imprese al femminile superiori alla media nazionale che è di poco più alta del 22 per cento.

Nel 2023 (anno che è stato preso in esame dall’Osservatorio Ccgia di Mestre), infatti, le donne italiane in possesso di partita Iva che lavorano come artigiane, commercianti, esercenti o libere professioniste ammontano a 1.610.000, a fronte di 1.433.100 presenti in Francia e 1.294.100 occupate come autonome in Germania. Un record europeo che evidenzia ulteriormente la notevole propensione degli italiani, sia maschi che femmine, all’imprenditorialità. L’assoluto primato delle imprenditrici nel Belpaese assume una rilevanza ancor più significativa se consideriamo che la popolazione femminile italiana che è in età lavorativa, compresa tra i 20 e i 64 anni, è costituita da 17.274.250 persone; al contrario, la Francia registra invece un surplus di 1,9 milioni di donne rispetto a tale cifra e la Germania supera addirittura il nostro dato di ben 7,3 milioni.