
Baglini e la "Calamani" all’Amiata Piano Festival
Amiata Piano Festival apre l’appuntamento agostano con un ritorno in orchestra con un impaginato tutto Mozart e Maurizio Baglini al pianoforte grazie alla collaborazione con l’Orchestra Vittorio Calamani di Orvieto, unica filarmonica under 35 italiana che non potrà che stupire: nata solo nel 2019, la Calamani rappresenta al meglio la nuova generazione di straordinari giovani musicisti che sta portando una ventata di entusiasmo, passione e competenza in un repertorio senza tempo. Unita al precedente appuntamento con la Cupiditas renderà Amiata Piano Festival una delle rassegne più orientate al futuro dell’estate.
Venerdì sarà invece dedicato ad alcune delle pagine più romantiche di Ciajkovskij grazie al trio internazionale Stradivarius, tra i massimi interpreti della musica da camera russa.
Sabato sarà la volta del Grand Tour Beethoven, il progetto ideato dal genio di Louis Lortie per l’integrale delle sinfonie beethoveniane nella trascrizione per pianoforte virtuoso di Franz Liszt. La seconda e la meravigliosa settima saranno presentate da due giovani di grandissimo talento: il 27enne italiano Alex Trolese e il 30enne tedesco-israeliano Ido Ramot, già enfant prodige che debuttò a soli 9 anni con la Johannesburg Symphony Orchestra. Chiuderà il lungo week-end il tributo a Leonard Bernstein e alle pagine più famose dell’american songbook con il Gabriele Coen Jazz Quintet, fra i protagonisti più stimati del jazz europeo.
Ogni concerto prevede, nell’intervallo, un momento degustazione con le eccellenze del territorio e i vini della cantina Collemassari Wine Estates.