Grosseto, 24 novembre 2023 – È stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite sul ricorso del Sib contro la sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.
La Cassazione ha ritenuto la sentenza del Consiglio di Stato viziata da eccesso di giurisdizione avendo estromesso il Sib dal processo ancorché la decisione andava ad incidere su quelli che vengono rappresentati.
Ha quindi rinviato tutto al Consiglio di Stato che dovrà tenere conto del principio affermato dalla Cassazione e che dovrà "nuovamente pronunciarsi" sugli altri motivi di illegittimità sollevati sulla sentenza dell’Adunanza plenaria. Significativo che la Cassazione abbia anche menzionato che il Consiglio di Stato dovrà tener conto delle nuove leggi che il Parlamento e il Governo emanano esercitando "i poteri normativi loro spettanti".
La vicenda balneare con questa sentenza è a un’importante svolta. Ormai da molto tempo i balneari maremmani (una realtà che si sviluppa per oltre 200 chilometri di costa), e non solo, stanno lottando per cercare di annullare la Bolkestein, la direttiva europea che mette all’asta le concessioni demaniali. Mettendo di fatto a rischio molte aziende del settore che hanno investito tanto in questi ultimi anni e che rischiano di trovarsi con un pugno di mosche in mano.
"La soluzione come sempre riteniamo che spetti al Parlamento e non ai giudici – dicono da Confcommercio –. Ma con questa sentenza della Corte di Cassazione, nella sua massima e autorevole espressione, si stigmatizza l’abuso del Consiglio di Stato e si effettua un richiamo al rispetto delle ‘prerogative del Parlamento’. Con questa sentenza si elimina, pertanto, una pesante ipoteca del Consiglio di Stato sulle prerogative legislative del Governo e del Parlamento". Entusiasta il presidente nazionale Sib, Antonio Capacchione.
"È una vittoria del diritto contro gli abusi anche giudiziari – dice –. Ma è soprattutto una vittoria dei balneari ottenuta grazie alla nostra iniziativa sindacale anche in sede giudiziaria. Continua la nostra battaglia a tutela dei diritti dei concessionari attualmente operanti". Gli fa eco il presidente provinciale Daniele Avvento: "Non possiamo ancora abbassare del tutto le ‘armi’, ma di certo il nostro sindacato ha messo a segno un bel colpo nella tutela dei diritti di migliaia di famiglie che con il loro lavoro assicurano ogni anno buona parte del Pil italiano".