
Il battello che raccoglie le alghe
Orbetello (Grosseto), 22 aprile 2025 – Sergio Mariotti del consiglio direttivo del Collettivo Kairòs di Orbetello e del collegato Comitato cittadino per la difesa e la salvaguardia della laguna prende posizione sull’unico ‘raccogli alghe’ rimasto in funzione. Intanto entrano in crisi un paio di aziende del settore itticoltura di Ansedonia. “Da qualche giorno – scrive Mariotti – un battello raccogli alghe ha ripreso a girovagare per la laguna. Non paghi delle esperienze fallimentari passate, continuano indefessi nell’opera di risollevamento dei fanghi, che poi non vengono toccati perché l’elica del battello non raggiunge il fondo della laguna”.
E poi ancora. “A cosa è servita negli anni questa attività – aggiunge – oltretutto fatta con natanti per raccogliere le alghe e non certo per ossigenare le acque lacustri? Perchè non ripuliscono ed escavano i canali di gronda con le benne posizionate sulle sponde, come fatto in passato”. “È una presa in giro – , scrive ancora Sergio Mariotti - perché sappiamo tutti che quel sistema con quelle attrezzature non può funzionare e lo si fa solo per fare vedere che qualche intervento viene programmato”. In effetti, “Si buttano via soldi pubblici e basta, senza alcun risultato come non c’è stato negli anni passati, vedi la drammatica moria di pesce della scorsa estate. Sbagliare è possibile, non sbaglia solo chi non fa nulla, ma perseverare è diabolico”. Ed aggiunge Franco Ombroneschi: “raccogli alghe è un parolone, non raccoglie proprio niente se non un po’ dei nostri soldi”. Anche per Marco Capitani si tratta “di una presa in giro che va avanti ininterrottamente da oltre dieci anni e che è costata alle casse pubbliche svariati milioni di euro, tanto per dare l’idea a chi crede che per fare interventi strutturali in laguna non c’erano i fondi. Ne sono stati spesi tanti per mandare in giro questi battelli nel bacino a non raccogliere nulla, con i risultati che vediamo, l’ultima drammatica moria di pesci, l’invasione di moscini che dura ormai da alcuni mesi”. E che dire, infine della crisi che, forse anche per i cambiamenti climatici, la diminuzione della falda acquifera, e comunque una situazione non sana della laguna, ormai quasi del tutto insabbiata stà investendo alcune aziende del settore itticoltura, nella zona di Ansedonia, con la conseguente perdita di decine di posti di lavoro? Ci sono elementi per il neo costituito Comitato civico cittadino per lavorare su crisi ambientale e produttiva, risanamento e rilancio della laguna.