Erano già state emesse in passato ordinanze su coltivazione e vendita di fave, la vicia faba, per un problema allergico di un bambino che vive da Bagno di Gavorrano e quest’anno la famiglia del ragazzino ha richiesto un analogo provvedimento. E così il sindaco Andrea Biondi, preso atto della nuova richiesta dei genitori, ha emesso una nuova ordinanza. Che si basa si basa sul parere dell’Asl, con cui viene consigliata una distanza di sicurezza di 300-500 metridella coltivazione e commercio del legume dalla persona allergica. Da qui la seguente ordinanza: "Ritenuto di dover intervenire a tutela della salute del minore interessato, confermando il divieto di coltivazione dei legumi in questione entro 300 metri di raggio dai luoghi comunemente frequentati, secondo le indicazioni pervenute dai genitori, si invita a regolamentare la vendita e la somministrazione di questi leguni. Inoltre si vieta la semina e coltivazione di fave nel raggio di 300 metri, dall’area compresa tra via Marconi, via Tarantelli, via Vespucci di Bagno di Gavorrano". Inoltre si invita i titolari delle attività commerciali, compresi i pubblici esercizi e i ristoranti, che servono o pongono in vendita fave fresche sfuse, di darne corretta pubblicità a mezzo di un cartello con la seguente dicitura: "Avviso per i cittadini a rischio di crisi emolitica da favismo: in questo esercizio commerciale sono esposte fave fresche sfuse". Il cartello dovrà essere posto bene in vista, sia all’ingresso, sia nel settore di vendita. La Polizia municipale vigilerà sul rispetto delle disposizioni.
Roberto Pieralli