NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Bolkestein, mare di dubbi. Associazioni preoccupate: "Come giocare a Monopoli. Si torna sempre daccapo"

Dopo la sentenza del Tar Liguria che dichiara illegittima la proroga c’è ancora caos. Avvento: "Viviamo così da anni, imprevisti ricorrenti" .

Dopo la sentenza del Tar Liguria che dichiara illegittima la proroga c’è ancora caos. Avvento: "Viviamo così da anni, imprevisti ricorrenti" .

Dopo la sentenza del Tar Liguria che dichiara illegittima la proroga c’è ancora caos. Avvento: "Viviamo così da anni, imprevisti ricorrenti" .

GROSSETOBalneari ancora in balia delle sentenze. Questa volta a gettare scompiglio è una sentenza del Tar della Liguria che ha dichiarato "inesistente l’accordo scritto tra il Governo e la Commissione europee, sulla proroga al 30 settembre 2027" in merito alle concessioni demaniali marittime, di fatto autorizzando le nuove gare. Daniele Avvento, presidente per la provincia di Grosseto del Sindacato italiano balneari (SIB) aderente a Fipe-Confcommercio ha commentato: "Riviviamo questa situazione ormai da anni – ha detto Avvento - lo scenario è quello di un pomeriggio anni 80 dove grandi e piccini si riunivano intorno ad un tavolo per ammazzare il tempo intavolando sfide al Monopoli, gioco che andava per la maggiore, quasi sempre a fine partita si incappava in un imprevisto che ti riportava al via, ovvero al punto di partenza. Questo è lo scenario che da 15 anni vive ogni balneare. Aspetteremo alla finestra il prossimo giro di dadi". Per Adalberto Sabbatini, presidente dei Balneari di Cna Grosseto siamo alle solite e dice: "Se la situazione non andasse a incidere sul lavoro di migliaia di imprese e addetti, sarebbe comica. Ci troviamo – commenta Sabbatini - di fronte a un Parlamento che legifera e che dice che, in attesa dei decreti attuativi e, in generale, in attesa di una serie di passi avanti che aspettiamo da anni, le concessioni balneari possano essere prorogate fino al 2027 mentre assistiamo al caos di vecchi concessionari che ricorrono al Tar contro i Comuni, Comuni che si rivolgono ai tribunali amministrativi che, a loro volta, decidono quello che ritengono più opportuno. Siamo nella situazione in cui le amministrazioni comunali decidono in maniera autonoma, senza una linea univoca, con il risultato che i balneari vivono nella totale incertezza". Poi Sabbatini racconta: "È paradossale una vicenda di cui sono venuto a conoscenza proprio di recente – spiega - di un balneare di una regione italiana che aveva provveduto a fare un importante ordine di materiale, che ha dovuto annullare perché il concessionario uscente aveva presentato un ricorso e aveva buone probabilità di vederselo riconoscere". Simone Guerrini, presidente Fiba-Confesercenti Toscana è cauto: "Attendiamo il decreto del ministero delle infrastrutture il 31 marzo - spiega Guerrini – che va stabilire i criteri per l’equa remunerazione degli investimenti fatti dai concessionari uscenti negli ultimi cinque anni, in caso di mancato rinnovo". Per Guerrini è fondamentale una riforma del settore che curi tutti gli aspetti. " È un percorso – conclude - che dovremmo costruire nei prossimi anni"."Esprimiamo estrema delusione per come il Governo sta gestendo la questione delle concessioni balneari e per l’approccio disordinato dei tribunali, che sembrano muoversi in modo scollegato tra loro, creando ulteriore incertezza per le imprese del settore. "La nostra posizione - dice Mauro Ciani, Confartigianato Grosseto - in questo momento, è di attesa: riteniamo fondamentale che la politica intervenga in modo chiaro e definitivo, rivolgendosi al Consiglio di Stato per ottenere un indirizzo certo sulla questione. Vogliamo comprendere l’effettiva dimensione del problema e, soprattutto, quale sarà la posizione del Governo di fronte a questa situazione". Nicola Ciuffoletti