Grosseto, 1 febbraio 2025 – Prima un labbro tumefatto. Poi il classico occhio “nero”. A volte una zoppia pronunciata dovuta a qualche colpo “proibito”. Ma l’inferno per una donna di circa 50 anni, che abita in un paese dell’entroterra maremmano, potrebbe essere concluso.
Sì, perchè l’ennesimo atto di violenza subito dall’ex convivente, potrebbe essere stato l’ultimo di una lunga serie. La donna infatti abita da sola ma spesso, come raccontano i vicini, torna a casa con qualche livido di troppo, retaggio probabilmente di un ex che non ha mai sopportato l’interruzione di quella relazione che non è mai stata troppo tranquilla. Anche quando stavano insieme.
Ma questa volta la situazione era più complicata e la donna, una straniera che lavora da qualche anno come assistente ad anziani e con piccoli lavoretti domestici, ha raccontato l’ennesimo atto di violenza che aveva dovuto subire in un momento d’ira da parte dell’ex convivente. Anche lui di origine straniera che lavora nello stesso posto.
Una vicina di casa ha dunque chiamato i carabinieri della stazione e gli ha raccontato quello che era accaduto. I militari, dopo qualche minuto, si sono presentati a casa della donna che gli ha probabilmente raccontato tutte le angherie che ha dovuto subire in questi mesi. Tutte le volte cioè che l’uomo, al ritorno dal lavoro in campagna, andava a cercarla per litigare. Spesso finendo per alzare le mani su di lei.
Ma la donna, forse anche per vergogna, non ha mai denunciato niente. Soltanto qualche confessione alle amiche più strette e quella voglia di rinchiudersi in casa per evitare di farsi vedere con qualche “segno” sul volto. I carabinieri adesso, presa la testimonianza della donna, cercheranno di capire bene la situazione e indagheranno dunque anche sui rapporti con l’ex convivente. Per far concludere una volta per tutte quelle attenzioni troppo “marcate” in questi mesi che si erano trasformati in un inferno da cui era difficile uscirne.