
Anna Rita Bramerini, direttrice Cna
GROSSETOBene che sia slittata la scadenza per le assicurazioni rischi catastrofali al prossimo anno, ma adesso Cna chiede delle modifiche al testo. La confederazione degli artigiani e della piccola e media impresa chiedono ad esempio che siano esonerate dall’obbligo le imprese in regime forfettario, quelle con attrezzature dal valore più basso di 20mila euro e che siano esclusi i beni gravati da abusi edilizi, anche per piccole difformità. Intanto una nota di soddisfazione per Cna nazionale e altre associazioni di tutela degli artigiani: "Siamo soddisfatti – dicono - per il rinvio dell’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali e per lo scaglionamento dei tempi in funzione della dimensione d’impresa rispettoso del criterio di proporzionalità". Poi Anna Rita Bramerini prosegue: "I rappresentanti degli artigiani – commenta– hanno sottolineato le perplessità e le preoccupazioni del mondo produttivo italiano, legate all’obbligo assicurativo imposto dalla legge di Bilancio 2024, che sono state fugate, come si sperava, dai successivi decreti. Le nostre imprese hanno dovuto rimanere con il fiato sospeso fino alla scadenza del 31 marzo per ottenere la tanto richiesta proroga".Il termine ultimo per sottoscrivere questa assicurazione è slittato a gennaio del prossimo anno quindi per Bramerini questi mesi devono essere messi a frutto. "Dobbiamo garantire finalmente un avvio ordinato dell’obbligo assicurativo - prosegue - ed evitare contestazioni e delusioni in occasione di eventuali fenomeni atmosferici eccezionali, rispetto ai quali si potrà verificarne l’efficacia". Con la proroga concessa dal recente decreto si potranno sciogliere una serie di nodi interpretativi, fissare criteri e requisiti standard dei contratti, realizzare il portale Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) consentendo alle imprese di confrontare le offerte e scegliere più consapevolmente. "La nostra confederazione con i colleghi delle altre associazioni – conclude Bramerini – ha richiesto, inoltre, che siano esonerate dall’obbligo assicurativo le imprese che nell’attività impiegano immobili in affitto da privati e quelle che hanno optato per il regime forfettario e le imprese personali che non aderiscono al regime forfettario ma hanno attrezzature del valore non superiore ai 20mila euro. Inoltre, - conclude - si chiede venga definita per via legislativa la questione dell’esclusione dall’obbligo assicurativo dei beni gravati da abusi edilizi, anche piccole difformità, che penalizza le imprese".