Bullismo in strada, i video sui social. Ora il caso finisce in Procura: “Ma lui continua a vantarsi”

La mamma ha formalizzato la denuncia: “Vanno tolte subito quelle immagini. Il mio ragazzo ancora non è tornato a scuola: ha paura. Il percorso sarà lungo”

Un caso di bullismo a Grosseto (Foto di repertorio)

Un caso di bullismo a Grosseto (Foto di repertorio)

Grosseto, 10 ottobre 2024 – E’ adesso sul tavolo della Procura di Grosseto la questione del bullo che nei giorni scorsi, dopo aver infastidito un ragazzo con problemi all’uscita della scuola, ha filmato la sua “bravata” ed è diventato virale. La mamma, infatti, ieri mattina ha presentato denuncia ai carabinieri dopo aver avuto già un colloquio nei giorni scorsi con i militari dell’arma che hanno dunque mandato un’informativa alla magistratura.

“E’ giusto che questo ragazzo venga punito e capisca il male che ha fatto – ha detto la mamma contattata telefonicamente – purtroppo quello che è accaduto non è stata una goliardata come qualcuno ha detto, ma è stata una cosa molto grave. E poi mi sembra che ci siano anche altri video dove prende in giro altri ragazzi con disabilità”. La situazione che sta vivendo suo figlio infatti non è facile: “E’ necessario – aggiunge – che vengano subito tolti i video dove questo ragazzo si pavoneggia. Anche di quello che ha fatto a mio figlio. La nostra famiglia adesso ha solo bisogno di tranquillità”.

La mamma ha spiegato che da quando è stato aggredito e deriso fuori dalla scuola, suo figlio non è più voluto andare a scuola. “Non vuole più andare a scuola perchè ha paura. Abbiamo già avuto un incontro con il neuropsichiatra ma il percorso non è facile. Lunedì avremo un altro incontro con il medico che ci sta seguendo. Vorrei intanto ringraziare tutti gli amici, i compagni di scuola, e i professori di mio figlio peer la vicinanza che stanno dimostrando in questo momento. Ci stanno davvero vicini, ma non è così semplice per un ragazzo che non sa esprimere le emozioni, tirarsi fuori da questa situazione”. Una situazione che ha già vissuto: “In Prima superiore ci fu un altro caso, ma fu subito arginato dai professori. Non grave come questo, comunque. Adesso è arrivato il momento che tutti si prendano le loro responsabilità”.

M.Alf.