GROSSETOServono norme più semplici e una burocrazia non ingessata. Per questo Cna ha presentato un pacchetto di 100 proposte di semplificazione per liberare le energie delle piccole imprese. Queste sono state presentate nel corso dell’appuntamento per la presentazione del VI Rapporto dell’Osservatorio Cna Burocrazia, presentato a Roma. "Sono state numerose le semplificazioni realizzate nel corso degli anni – commenta Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto - ma imprese e cittadini non avvertono il necessario cambio di marcia e la burocrazia rimane una foresta pietrificata che penalizza e frena il dinamismo delle imprese". Le 100 semplificazioni contenute nell’Osservatorio non si limitano a segnalare lacci e ostacoli, ma offrono la soluzione operativa senza pregiudicare le necessarie tutele o abbassare il livello dei controlli, puntando a migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Molte delle semplificazioni proposte sono accompagnate da un’analisi dell’impatto economico. "La semplificazione amministrativa e normativa – continua Bramerini – è, come sosteniamo da tempo, la riforma più importante da portare avanti, perché coinvolge le imprese, i cittadini, la stessa pubblica amministrazione". Alcune proposte contenute nell’Osservatorio sono di sistema e riguardano l’intera platea imprenditoriale, le altre si concentrano su 29 settori (dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria) che rappresentano circa 830mila imprese e 3,6 milioni di lavoratori. Cna Grosseto cita alcune proposte che possono accorciare i tempi, partendo dalle "Insegne di esercizio". "Per posizione un’insegna possono essere necessari fino a 9 enti (Comune, Soprintendenza se l’edificio è storico, Anas se è vicino a una strada statale, e in alcuni casi anche della Regione), moduli e istruttorie diverse da comune a comune e in base alla zona di insediamento. Questo può comportare un’attesa di 90/120 giorni e costi che possono superare i 1.500 euro. Un’impresa – spiegano dall’associazione - deve poter installare un’insegna senza dover aspettare mesi, semplicemente attraverso una Scia". Sono oltre 50 le piattaforme di appalti e per Cna un registro nazionale dei fornitori accreditati e un’unica piattaforma farebbero scendere i costi del 70%. Infine un commento sul Cin (Codice identificativo nazionale). Per contrastare le forme irregolari di ospitalità turistica e favorire il coordinamento dei dati, dal primo gennaio 2025, lo Stato richiede per gli immobili a uso ricettivo il possesso del codice identificativo nazionale (Cin). Tuttavia, molte Regioni avevano già provveduto a disciplinare l’attribuzione di specifici codici identificativi con identico contenuto. Da qui un doppione, superabile soltanto con l’adozione di un’unica procedura. Questi citati sono alcuni esempi, per Cna è evidente insomma una robusta e ampia opera di semplificazione amministrativa e normativa continua a rappresentare una priorità per il Paese, per favorire la competitività, rafforzare la produttività e dare vigore alla crescita.
Cronaca"Burocrazia più snella". Le 100 proposte di Cna