
Busisi ecologia, gli esuberi passano da 23 a 10
I sindacati hanno trovato l’accordo con l’azienda per gli esuberi nel ramo d’azienda relativo ai rifiuti della Busisi ecologia, che sono passati da 23 a 10. "Il confronto – spiegano Pierpaolo Micci (Filcams), Simone Gobbi (Fisascat) e Dora Oueslati (Uil) – è stato continuo e improntato alla volontà di trovare una soluzione positiva. La situazione era complicata a causa delle caratteristiche del ramo d’azienda in dismissione, che non essendo del tutto autonomo, e quindi impossibile da cedere a terzi, aveva vincoli strutturali e funzionali con l’impianto di via Scansanese. Perciò non è stato possibile ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per tutelare i dipendenti". La procedura comunicata ai sindacati per individuare gli esuberi, prevedeva solo il criterio delle esigenze tecnico organizzative. Ma c’era lo spazio per altri criteri per ridurre l’impatto sociale. I criteri individuati sono quelli della fungibilità, dell’outplacement (ricollocazione) via agenzie interinali e della mobilità senza opposizione col diritto di precedenza alla riassunzione nei prossimi 12 mesi nei due rami d’azienda attivi. Il criterio della fungibilità ha consentito di ricollocare una parte importante di autisti ed escavatoristi nei rami aziendali ancora operativi. Importante anche il recupero di professionalità del ramo amministrativo.