
‘Busisi ecologia’ in difficoltà. Rischio licenziamenti
Avviata la procedura di licenziamento per 23 dipendenti della Busisi Ecologia Srl di via Scansanese. L’azienda da oltre sessanta’anni, prima come ditta individuale e dal 1989 come società, opera nel settore lavorazione e commercio rottami ferrosi e metallici ed autodemolizioni, svolgendo oggi la sua attività in un impianto di oltre 30.000 metri quadrati. Attualmente la Busisi ecologia ha tre comparti, ovvero la rottamazione, il commercio di rottami ferrosi e lo smaltimento dei rifiuti speciali.
E proprio in questo comparto la società ha presentato importanti perdite tanto da indurla a licenziare tutti dipendenti del settore, che sono ventitré, operai ma anche impiegati amministrativi. La società ha già incontrato una volta le tre sigle sindacali presenti in azienda (ovvero Cgil, Cisl e Uil) e l’altro giorno le sigle confederate hanno incontrato i dipendenti per i quali l’azienda ha avviato la procedura di licenziamento.
"Soprattutto nel bilancio 2021, è evidente il forte calo di fatturato, ma crediamo che anche l’azienda debba contestualizzare il fatto e cioè che in quel periodo tutta l’economia aveva avuto un forte calo a causa del Covid – dicono i sindacati –. Quindi vorremmo che si procedesse a un’analisi più dettagliata della situazione prima di proseguire nella procedura di licenziamento. E poi si deve anche tenere conto che molti di questi dipendenti hanno un’età medio-alta, con famiglie a carico. Insomma la loro ricollocazione nel mondo del lavoro sarebbe tutt’altro che facile".
Di fronte alla formale apertura della procedura di licenziamento collettivo per tutti e ventitré i dipendenti che compongono il comparto della lavorazione dei rifiuti speciali, i sindacati sono al lavoro per trovare soluzioni alternative. "Stiamo pensando anche a delle alternative ai licenziamenti – proseguono i sindacati –, ovvero usando i cosiddetti ammortizzatori sociali come possono essere sia la cassa integrazione che il contratto di solidarietà. Resta da vedere se l’azienda ha la volontà o anche se è nelle condizioni di poter utilizzare l’impiego degli ammortizzatori sociali".
Intanto giovedì 8 febbraio è in programma un secondo incontro tra l’azienda e le tre sigle sindacali.