GROSSETOL’ha picchiata quando ha capito di essere in ospedale, scaraventandola anche contro la scrivania dell’ambulatorio. Il 21enne fiorentino, che era in città, trovato in forte stato di agitazione e portato al Misericordia, è stato identificato e denunciato per lesioni, aggravate dal fatto che sono state compiute nei confronti di personale sanitario. Solidarietà all’infermiera arriva dalla Uil-Flp. "Servono azioni concrete – hanno detto Sergio Lunghi e Luciano Fedeli della Uil-Flp – che tutelino i lavoratori e gli utenti che si trovano a vivere situazioni dove viene messa rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone. Avevamo avanzato alcune proposte in occasione dei convegni che abbiamo tenuto tra novembre e dicembre a Grosseto e Siena e vogliamo che si passi dalla teoria ad azioni concrete, rendendo operative iniziative che, a nostro avviso, possono e devono essere messe in campo a tutela della sicurezza di chi lavora o si reca per cure nei presidi sanitari".
Secondo Lunghi e Fedeli "i dati raccolti mostrano che il fenomeno è in aumento e se è vero che è generalizzato in tutta la Regione e a livello nazionale, questo non ci esenta ad intraprendere tutte quelle precauzioni che siano deterrenti e contengano le violenze verbali e fisiche alle quali è sottoposto il personale e, come avvenuto a Grosseto, possano compromettere anche la sicurezza dei cittadini che si trovano nei luoghi destinati alla cura". È, ad avviso della Uil Flp "un problema che riguarda tutte le istituzioni presenti sul territorio che devono far sì che aumentino le condizioni di sicurezza e tutela dell’ordine pubblico all’interno degli ambienti sanitari, così come viene fatto per altre situazioni come gli eventi sportivi e in zone a rischio di sicurezza. Aprire quindi un tavolo che coinvolga Prefettura, Questura, Comuni e organizzazioni sindacali – chiudono –, ci pare la prima delle misure da intraprendere per arrivare alla definizione urgente di protocolli di sicurezza".