Si chiude con le dimissioni la storia di Luciano G. Calì alla presidenza provinciale dell’Anpi, l’associazione nazionale Partigiani d’Italia. E’ stato l’ormai ex presidente a decidere di farsi da parte per evitare di vedersi votare una mozione di sfiducia in un infuocato direttivo provinciale che sta esternando tutti i malumori per la gestione "personalistica, autoreferenziale e pressochè solitaria" di Calì, come si legge nel documento presentato. Secondo gli esponenti dell’Anpi, Calì aveva "ridotto il Comitato ad un organismo di mere comunicazioni di decisioni già prese anziché di svolgere un ruolo di indirizzo politico e programmatico". Diversi i nomi che circolano per la successione: da Claudio Bellucci e Giulio Balocchi, fino a Romeo Carusi, presidente della sezione "Palazzoli" o Giancarlo Innocenti. Adesso spazio ai congressi.
CronacaCalì si dimette, stava per essere sfiduciato