
Pierluigi Camilli, ex sindaco di Pitigliano (2012-2017), si ricandida a capo di un progetto civico che ha come obiettivo generale "posizionare" nuovamente Pitigliano nel posto che merita.
Camilli ha deciso di candidarsi di nuovo?
"Si. La mia candidatura è espressione di un gruppo che oggi si trova unito sulla priorità di far acquisire nuovamente a Pitigliano centralità e lucentezza".
Sarà una lista politica?
"No. Si tratta di una lista civica. Detto questo i partiti sono comunque realtà importanti, soprattuttose lavorano bene. Questo progetto è partito dal circolo Pd, che ha messo a disposizione la propria organizzazione e le proprie idee. Abbiamo raccolto diverse persone, provenienti da diverse esperienze".
Il M5S correrà al suo fianco? "Nella nostra lista diamo più importanza alle persone, al loro impegno e alle loro capacità. I partiti vengono dopo".
A proposito di chi la supporta, circolano i nomi di Lorenzo Olivotto ed Emilio Celata.
"Sono solo due nomi. La squadra è composta da molte persone in gamba. Il giusto equilibro tra esperienza ed entusiasmo". Esperienza ed entusiasmo. Funzionerebbe come nome della lista?
"Ancora non svelo il nome, avremo tempo per tornarci su".
Perché ricandidarsi?
"A fare questo passo mi ha spinto la fiducia del gruppo che mi sta intorno. Stare in mezzo alle persone mi piace, soprattutto ascoltare, è con l’ascolto che si fa il bene dei cittadini".
Prima diceva di voler dare lucentezza a Pitigliano.
"In primo luogo dobbiamo riportare Pitigliano al centro del dibattito e delle curiosità perché oggi l’immagine del nostro territorio è un po’ annebbiata. Penso al turismo e le dico due fenomeni che sembrano in contraddizione ma non lo sono".
Quali?
"Nel 2021 abbiamo registrato un’estate con molti turisti. Positivo. Cosa è rimasto di quel flusso? Niente. Dobbiamo superare questa situazione. Vogliamo far diventare Pitigliano il luogo di turisti che si affezionano".
Il turismo avrà un ruolo centrale nel vostro programma?
"Certo. Parallelamente dobbiamo valorizzare le nostre produzioni di eccellenza. Penso all’agricoltura, ai produttori di vino. Come amministratori dobbiamo supportarli nel fare ulteriori balzi in avanti. Potremmo contare sui finanziamenti europei e costruire progetti dedicati alle nostre eccellenze".
L’ospedale è centrale?
"Ovvio. Il Petruccioli sta facendo la parte di quegli ospedali che poco hanno e poco avranno.Va invertita la rotta. L’ospedale è un punto centrale del progresso e dell’economia del territorio. Ci batteremo per un pronto soccorso efficiente, un reparto di medicina che possa essere d’aiuto e specialisti garantiti. Su questo non faremo sconti".
Nicola Ciuffoletti