REDAZIONE GROSSETO

Sparò e uccise la cagnolina Hollie all’Isola del Giglio: carabiniere condannato

La meticcia di piccola taglia fu colpita da due proiettili. L'animale era stato lasciato libero dalla proprietaria e, secondo le ricostruzioni, avrebbe "aggredito" il militare mordendo il pantalone, senza però causare alcun danno materiale o fisico

Hollie, la cagnolina uccisa sull'Isola del Giglio nell'ottobre 2019. Il carabiniere coinvolto è stato condannato a 4 mesi di reclusione e al pagamento di un risarcimento danni

Hollie, la cagnolina uccisa sull'Isola del Giglio nell'ottobre 2019. Il carabiniere coinvolto è stato condannato a 4 mesi di reclusione e al pagamento di un risarcimento danni

Grosseto, 25 febbraio 2025 – Quattro mesi di reclusione e pagamento del risarcimento danni: questa la sentenza per il carabiniere che, nel 2019, uccise la cagnolina Hollie all’Isola del Giglio

I fatti risalgono appunto a 6 anni fa, quando Hollie, una meticcia di piccola taglia, fu colpita da due proiettili sparati da un carabiniere. L'animale era stato lasciato libero dalla proprietaria e, secondo le ricostruzioni, avrebbe "aggredito" il militare mordendo il pantalone, senza però causare alcun danno materiale o fisico. Nonostante l'assenza di una reale minaccia, il carabiniere decise di fare uso dell'arma, causando la morte della cagnolina.

“Inizialmente, il pubblico ministero aveva richiesto l'archiviazione del caso, ritenendo l'azione del carabiniere giustificata. Tuttavia, grazie all'opposizione presentata da Lndc Animal Protection e dalla proprietaria di Hollie, il giudice per le indagini preliminari aveva disposto il rinvio a giudizio del militare, riconoscendo l'assenza di necessità nell'uccisione dell'animale”, spiega l’associazione Lndc Animal Protection che fin dall'inizio ha seguito da vicino la vicenda sporgendo denuncia e costituendosi parte civile nel processo.

La presidente dell’associazione Piera Rosati commenta: "Questa condanna rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti degli animali e nella lotta contro gli abusi perpetrati nei loro confronti, specialmente quando coinvolgono figure che dovrebbero garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi. È fondamentale che episodi come quello di Hollie non si ripetano. Continueremo a vigilare e a impegnarci affinché chi commette atti di violenza contro gli animali venga perseguito e punito secondo la legge, in particolar modo quando vengono commessi da chi indossa una divisa che dovrebbe infondere sicurezza e protezione, non dolore e morte", conclude Rosati.