REDAZIONE GROSSETO

Cantiere Urban Center. Buoncristiani disegna la città del futuro: "Riqualificazione totale"

Il sindaco al lavoro: "Le idee sono tante, presto al via la progettazione"

Il sindaco al lavoro: "Le idee sono tante, presto al via la progettazione"

Il sindaco al lavoro: "Le idee sono tante, presto al via la progettazione"

L’Urban center – presentato dal Comune di Follonica alcune settimane e voluto dal sindaco Matteo Buoncristiani – è già al lavoro per definire le prime proposte per ridisegnare la città in chiave più sostenibile: l’ultima riunione si è tenuta nella sede interna all’ex Ilva. Due sono i piani di azione su cui agire: micro e macro, ovvero si lavora alla riqualificazione, recupero e efficientamento di piccoli tratti della città, anche in via sperimentale, così come di grandi aree. Le idee non mancano e presto si trasformeranno in progetti.

"Massima attenzione - ha iniziato il sindaco Matteo Buoncristiani - sarà dedicata alla regimazione delle acque, così da far fronte a un problema molto sentito e più che mai attuale, quello degli allagamenti che ogni anno condizionano la stagione autunnale e invernale nella nostra città. In pratica si andrà ad abbassare l’andamento di cordoli e rotatorie delle strade, andando ad agire sotto anziché sopra". Stop alle strutture rialzate quindi, si punterà sulla raccolta delle acque creando - dove possibile - delle mini-vasche di contenimento e regimazione delle acque.

"Una soluzione che potrà riguardare le rotatorie, ma anche aree spartitraffico, e anche - aggiunge il primo cittadino - i singoli spazi dove saranno messi a dimora nuovi alberi, che diventeranno anche spazio naturale di raccolta delle foglie. Si agirà anche sul verde, tanto che a tal proposito è in corso la stesura di Linee guida e la creazione di mappature per pianificare gli interventi. In molti casi la vegetazione urbana di Follonica è datata e sbagliata per qualità. Si troveranno soluzioni alternative in termine di scelta delle piante, privilegiando - secondo i recenti modelli - specie che necessitano di minore cura e ricorrendo non al verde monospecie ma misto, alternando quindi vari tipi di alberi".

In entrambi i casi, sia per gli interventi stradali sia per quelli sul verde, si agirà inizialmente su piccole aree cittadine, aprendo piccoli cantieri facendoli diventare schede norma. "In pratica la sperimentazione, dove funzionante, - chiude Buoncristiani - sarà poi applicata anche in altri punti della città, simili per caratteristiche. Non manca la pianificazione anche sulle grandi aree, partendo - tra le altre - proprio dal futuro dell’ex Ilva, che sarà approfondito nelle prossime riunioni".