
Paolo Lorenzo Spicci
La Cantina di Pitigliano ha un nuovo consiglio di amministrazione. Il nuovo presidente è Paolo Lorenzo Spicci. Per la realtà vitivinicola maremmana è un passaggio che segna l’inizio di una nuova fase, nel segno della continuità ma con un rinnovato entusiasmo per affrontare le sfide future. Il nuovo Cda è composto dal vicepresidente Edoardo Poscia e dai consiglieri Luigi Bacci, Fabio Crociani, Paolo Ferri, Simone Moretti, Mario Nannetti, Maurizio Pacchiarotti, Davide Piovanello, Mirco Radiconi, Daniele Tiribocchi.
Presidente, intanto complimenti. Un giovane alla guida di una cantina storica. "Il nuovo consiglio porta con sé una ventata di rinnovamento, con quattro membri under 40, io ne ho 38, questo è un segno che la Cantina guarda avanti con dinamismo e voglia di innovare".
Lei che esperienza ha maturato? "Diciamo che questo è il mio terzo mandato nel Cda. Sono entrato da consigliere, poi vicepresidente e ora presidente. Insieme a mio fratello sono titolare di un’azienda vitivinicola e olivicola, ho una laurea e poi ho perseguito un master in Management dell’impresa cooperativa. Ho messo a frutto i miei studi ed esperienze. Voglio ringraziare il presidente uscente, Moreno Felici, per il lavoro svolto con impegno e dedizione".
Come sta la Cantina? "Dobbiamo ancora chiudere il bilancio, nei primi giorni di maggio andremo a presentarlo ai soci. Posso però dire che si prevede una crescita del valore medio di liquidazione delle uve e delle olive. Questo è un dato positivo per i nostri soci e in controtendenza rispetto all’andamento di molte altre cantine".
Quindi quella del 2024 è stata un’annata migliore rispetto al 2023? "Esatto, la vendemmia dello scorso anno ci ha fatto tornare il sorriso. Siamo tornati a circa 32mila quintali di uva vendemmiata. In questo ultimo periodo si parla molto di export, soprattutto in relazione ai dazi annunciati da Trump. Il mercato statunitense per la nostra realtà ha numeri minimi, ma abbiamo progetti per posizionarci anche negli Stati Uniti. Certo, i dazi annunciati da Trump possono spingerci a cambiare piani o strategie".
Come si muoverà il nuovo Cda? "Puntando su un lavoro di squadra, con spirito di collaborazione e condivisione, la Cantina di Pitigliano proseguirà il suo percorso, certa che solo attraverso il lavoro di squadra si possano affrontare al meglio le sfide del futuro e rafforzare il ruolo di questa storica realtà vitivinicola".
Quali sono le priorità? "Gli investimenti mirati all’innovazione e alla sostenibilità, con l’obiettivo di rendere la Cantina sempre più green e attenta alla qualità dei suoi prodotti. L’attenzione sarà sempre più focalizzata su un modello di crescita che sappia valorizzare il territorio e le sue eccellenze, con una strategia commerciale che punti a premiare la qualità e a rafforzare il legame con soci e clienti".
I prossimi investimenti? "Intanto la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 200 kwatt di cui 100 di accumulo sul tetto della cantina che verrà sfruttato per i macchinari della cantina e del frantoio abbattendo una buona parte dei costi legati all’energia. Progetto realizzabile grazie ai fondi del Pnrr".
Nicola Ciuffoletti