
Capalbio, lavori al bagno Ultima spiaggia
Capalbio, 3 maggio 2020 - E' scoppiata l'estate, almeno meteorologicamente. E la voglia di mare. Di sole. Di spiagge. Dopo due mesi rinchiusi, l'azzurro del cielo è un richiamo alla vita. Ma ci sarà un’estate al mare? «Ci sarà», sorride il governatore toscano Enrico Rossi. Mentre le imprese balneari chiedono con urgenza regole e date certe per la riapertura.
«Non può essere decisa all’ultimo minuto», scrivono i sindaci del G20 spiagge (dei Comuni balneari italiani) al premier Giuseppe Conte, bussando per un incontro urgente. Intanto in Toscana Rossi si fa portavoce delle richieste dei balneari col governo. Le parole chiave, sostiene il presidente, sono allargare e allungare. Niente spiagge affollate e stagioni più lunghe, con stabilimenti aperti sino a fine ottobre. E un appello ai toscani: fare le vacanze nella nostra regione.
Ma quando si parte? «Capalbio è pronta, siamo ottimisti e non ci piace piangerci addosso. Diamo lavoro a 43 persone e non abbiamo licenziato nessuno – dice Riccardo Manfredi, uno dei quattro soci fondatori dell’Ultima Spiaggia, lo stabilimento balneare vip della piccola Atene – Siamo consapevoli che sarà una stagione con meno profitti, e se manca qualcosa ce lo metteremo noi, ma i piagnistei di chi lavora da trent’anni in questo settore non vogliamo sentirli».
In Regione è stata costituita l’unità di crisi, presieduta dall’assessore al Turismo e al commercio, Stefano Ciuoffo, per accelerare le riaperture in sicurezza. Tra i comparti interessati, anche quello dei lidi. La Toscana conta l’8% delle coste italiane, con 633 chilometri di litorale da Marina di Carrara a Capalbio, isole comprese.
«Dobbiamo trovare soluzioni per garantire il minor rischio di contagio e di godersi la vacanza – spiega Ciuoffo – Con troppe restrizioni si impedirebbe il turismo: mi appello ai gestori di stabilimenti, chiedo che non rinuncino ad aprire, scoraggiati dall’incertezza, senza di loro si ferma anche il resto, dalla ristorazione ai servizi».
A Capalbio si gioca d’anticipo. «I nostri 100 ombrelloni sono distanziati da sempre: abbiamo aperto nel 1987 e abbiamo puntato subito sulla comodità: lo spazio c'è. Perché non sfruttarlo? Tra un ombrellone e l’altro ci sono 5 metri di libertà, mentre ogni fila è distanziata dall'altra di 7 metri», spiega Manfredi dell’Ultima Spiaggia.
Ma come si organizzeranno gli stabilimenti con la ristorazione, con il buffet, con le file alla cassa? «Il buffet sparirà. Al ristorante e sui terrazzi abbiamo già ridistribuito gli spazi, con distanze minime di 2 metri: dove entravano 90 persone ce ne staranno al massimo 40 se contiamo nuclei familiari da 4 persone, con le coppie i numeri scenderanno ancora».
Ma non ci si scoraggia e anzi si cercano nuove idee. «Serviremo il pranzo all’ombrellone senza maggiorazioni, il personale passerà per le ordinazioni, anche per un caffè o un gelato». Cabine in plexiglass? «No, grazie», sorride Riccardo Manfredi. «Ma abbiamo i divisori antibatterici per i tavoli, se sarà richiesto». Le toilette saranno sanificate dagli addetti a ogni ingresso e così le docce. E i braccialetti elettronici? L'estate e il mare sono sinonimi di libertà. Serve attenzione e prudenza. Ma se la spiaggia deve diventare uno sfogo per gli arresti domiciliari, forse è meglio rinunciare.
E le prenotazioni? «Ne abbiamo di più degli altri anni: clienti che prendevano l’ombrellone per un mese ce l’hanno chiesto per l’intera stagione in previsione del fatto che non si faranno viaggi». Capalbio ha 14 chilometri di spiagge, in gran parte libere. Come saranno organizzate? «Abbiamo un incontro in settimana con il sindaco Settimio Bianciardi che ha avuto una grande idea: per evitare affollamenti, a ogni accesso al mare, per almeno 500 metri, farà installare tre file distanziate di 5 metri di picchetti rossi: uno ogni 4 metri, dove si potrà piantare l’ombrellone in sicurezza».
Le spiagge dove viene fatto il servizio di noleggio di ombrelloni, distribuiranno anche menu ’take away’ con diverse offerte. Sì, ci sarà un'estate. E gli stabilimenti sono pronti a partire.