di Luca Mantiglioni
Circa duemila litri di Gpl stoccati in bombole non conformi alla legge e di provenienza incerta, in quanto non sarebbe stata mostrata una documentazione contabile e fiscale utile a dimostrare la sua origine. E’ finito tutto sotto sequestro (gpl e bombole) e adesso per il titolare del distributore si profila anche una sanzione amministrativa di diverse migliaia di euro.
E’ questo il risultato di uno dei molti controlli effettuati sul territorio dal personale della Guardia di finanza che – considerato anche il forte aumento del prezzo dei carburanti – ha intensificato il monitoraggio sia negli impianti di distribuzione che nei depositi.
E proprio durante una di queste verifiche è stata quindi rinvenuta la scorta di gpl conservata però in bombole e con modalità che non rispettavano le norme previste dal Testo unico Accise (il decreto legislativo 504 del 1995) e i finanzieri, quindi, hanno contestato sia queste violazioni sia l’assenza di documentazione che ne certificasse la reale provenienza. Norme finanziarie e sulla sicurezza, insomma.
L’attenzione delle Fiamme gialle si è alzata contestualmente all’impennata del costo del carburante e l’attività adesso è volta anche alla prevenzione di eventuali rischi legati al mercato nero.
La presenza e l’operazione dei finanzieri non è passata certo inosservata, ma sugli sviluppi al momento resta il riserbo.
"Non posso né commentare né fornire dati sulle indagini ancora in corso – dice il colonnello Cesare Antuofermo, comandante provinciale della Guardia di finanza –, tuttavia posso confermare che questo è un contesto all’interno del quale è necessario adesso riporre una particolare attenzione, considerato il periodo che stiamo attraversando con il pesante aumento del costo del carburante. In situazione come questa, è necessario prevenire e, dove occorra, anche reprimere ogni aspetto fraudolento. Anzi, a questo proposito invitiamo i cittadini a segnalare al numero 117 eventuali situazioni irregolari o sospette di cui dovessero venire a conoscenza".