Grosseto, 28 gennaio 2025 – Il “caro energia” rischia di mettere in ginocchio le attività maremmane e a essere maggiormente penalizzate saranno gli alberghi e i grandi negozi che avranno aumenti in bolletta fino al 54%. A lanciare l’allarme è l’osservatorio energia di Confcommercio. Lo scorso anno la spesa per energia elettrica è aumentata del 51,9% rispetto al 2019, quella del gas dell’80% con punte vicino al 100%. Dopo alberghi e grandi magazzini, ad essere penalizzati sulla bolletta dei consumi relativi alla luce seguono gli alimentari che pagano il 50% in più. Per il gas, i maggiori rincari si registrano per gli alberghi (+96,7%), i ristoranti (+88%) e i grandi negozi (+86%). “Sono dati – dice Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto – che nonostante l’impegno delle imprese a intraprendere buone pratiche green per l’abbattimento dei costi (-1,5% dei consumi di energia elettrica e -18% dei consumi di gas nel 2024 rispetto al 2019), non rassicurano rispetto ai timori di una nuova crisi energetica”
È dunque urgente l’avvio di tavoli operativi con le Istituzioni per la definizione congiunta di soluzioni e strategie immediate per arginare il problema dei costi dell’energia e contrastare le speculazioni e le concentrazioni di profitti. “Selezionare il miglior fornitore di energia e ricorrere a interventi di efficienza è di aiuto, ma non è sufficiente – prosegue Gennari – ad arginare il problema dei costi energetici. In una fase così delicata dal punto di vista geopolitico e di conseguente instabilità degli andamenti di mercato, occorre agire sia a livello nazionale che europeo per individuare misure strutturali che permettano di rispondere reattivamente alle oscillazioni dei prezzi. Da questo punto di vista il disegno di legge per un nucleare sostenibile ritengo sia una valida iniziativa”.
Ci sono poi soluzioni che si potrebbero mettere in campo nell’immediato. Nel frattempo, tra le misure che si potrebbero realizzare per Giulio Gennari c’è quella di riuscire a fissare un tetto al prezzo del gas. “È prioritario – spiega Gennari – fissare un tetto al prezzo del gas cui faccia seguito un prezzo unico per l’elettricità, nonché acquisti congiunti a livello Ue e strategie per l’indipendenza energetica. Misure che, unite a scelte interne come il disaccoppiamento tra prezzi gas-energia elettrica e riduzione degli oneri generali di sistema possono contribuire alla stabilità dei prezzi e, quindi, alla tranquillità finanziaria delle piccole imprese”.