MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Cartelli neri contro tutte le guerre: "Dobbiamo continuare a lottare per il diritto sacrosanto alla pace"

Ieri pomeriggio in piazza Dante il flashmob organizzato dalla Rete delle Donne per dire di ’no’ "Abbiamo scelto di dedicare questo giorno all’appello per far cessare i conflitti sinonimo di distruzione".

Due momenti del flashmob organizzato in piazza Dante dalla Rete delle Donne in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna (Foto Aprili)

Due momenti del flashmob organizzato in piazza Dante dalla Rete delle Donne in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna (Foto Aprili)

GROSSETOSchierati uno accanto all’altra con cartelli al collo intorno al Canapone. Silenzio, cartelli con frasi incisive e significate riguardati la guerra. Perché l’organizzazione ha spiegato che, chi se non le donne possono rendersi portatrici di tali messaggi da lanciare? Allora circa cinquanta persone si sono messe in cerchio, senza parlare, per esprimere quanto la guerra venga associata da loro ad un lutto. Di lato al Duomo anche il banchetto del collettivo femminile Women Talking per raccogliere le firme a sostegno della campagna ’My Voice My Choice’, l’iniziativa dei cittadini europei che chiede un aborto accessibile in tutta l’UE. Insomma nelle principali piazza del centro storico cittadino ci sono stati spazi ieri durante la festa delle donne, non solo per celebrarle ma anche per riflettere e prendere posizione su temi delicati.

"Le donne hanno sempre combattuto per difesa di diritti e riteniamo che il diritto della pace sia fondamentale nella società. La donna è portatrice di messaggi di pace - dicono dalla Rete delle Donne, che ha riunito per il flash mob almeno cinquanta persone - Quest’anno abbiamo voluto dedicare la nostra iniziativa affinché tutte le guerre cessino- dicono- che sono di distruzione di donne, bambini ed umanità con silenzio, cartelli, musica e frasi. Il messaggi che vogliamo mandare è che nel rispetto della nostra Costituzione che prevede di ripudiare la guerra, in una società che si considera occidentale e migliore delle altre anche il messaggio deve essere esclusivamente di pace. La guerra ha solo portato distruzione e ancor più di prima il potere decide cosa si debba fare in un paese. La nostra vita è legata alle decisioni di forti poteri a cui vogliamo dare voce dal passo, quello che vuole la popolazione. Tutti vogliono la pace".

Addosso dei cartelli, perché? "E’ un cartello di lutto, perché la guerra è questo. I cartelli sono prevalentemente neri e fanno presente che la guerra porta solo morte e distruzione. Siamo tutti in lutto". Cartelli addosso anche ad alcuni uomini che sì nella Giornata internazionale dei diritti della donna hanno deciso di scendere in piazza a fianco a loro per dire ’no’ a tutte le guerre. E, riteniamo, anche alla mancanza di parità.

Maria Vittoria Gaviano