I residenti di Casa Brancazzi chiedono un incontro con il sindaco Andrea Casamenti "per avere informazioni e certezze per dare sicurezza e dignità ad un quartiere così maltrattato". Lo fanno attraverso una lettera, scritta dal presidente Monica Fois a cura dell’associazione Casa Brancazzi nella frazione di Albinia, indirizzata al primo cittadino e, in copia, al prefetto di Grosseto Paola Berardino. Gli ultimi contatti tra il Comune e i residenti erano avvenuti il 19 settembre, quando i cittadini erano stati informati "dello stato dell’iter relativo alla realizzazione della strada di collegamento interno tra il quartiere di Casa Brancazzi e il centro abitato di Albinia". "La nostra associazione – spiegano – fin dalla sua nascita avvenuta un anno fa, ha raccolto l’attività di alcuni cittadini del quartiere che dal gennaio del 2022 si erano fatti portavoce dello stato di disagio a seguito della chiusura dello svincolo di ingresso dalla Statale 1 Aurelia. Da subito abbiamo investito il prefetto di Grosseto di questa problematica, che di fatto ghettizzava un intero quartiere e i suoi residenti (per la maggior parte anziani) costretti a compiere innumerevoli prolungamenti di percorso per rientrare a casa, allungare i tempi di intervento di ogni mezzo di soccorso, ed essere ancora più isolati dal centro abitato. Con tale chiusura poi, l’Aurelia non diveniva affatto più sicura ma, anzi, vedeva aumentare la pericolosità di transito. Con l’aiuto del prefetto e la disponibilità dell’Aeronautica Militare si era faticosamente giunti il 24 aprile 2024 a tracciare un percorso. Il Comune ipotizzava un tracciato di collegamento interno nel terreno di proprietà del Demanio e in possesso dell’Aeronautica che utilizzasse la porzione parallela alla Ss1, con tutti gli iter del caso. Ci siamo fidati della volontà dinanzi al prefetto e abbiamo monitorato cosa accadesse". Ma ora i residenti sono stanchi di aspettare. "Durante l’estate – proseguono – abbiamo chiesto lumi e avuto rassicurazioni, arrivando a settembre ad avere notizia della nomina dei due referenti che avrebbero curato la pratica. Abbiamo appreso che l’iter procedeva spedito con la nomina di un tecnico per lo svolgimento delle pratiche, per poi riscontrare oggi, a fine novembre, che l’incarico è ancora da assegnare e, quindi, tutto rinviato. Sembra di capire che per il Comune la realizzazione della strada di collegamento non sia una priorità e che per gli abitanti di Casa Brancazzi la strada sia lunga per mancanza di volontà politica. La situazione rimane in stallo con le seguenti criticità: svincolo senza sicurezza, non illuminato, non segnalato, non gestito, con disagi per tutti e pericoli crescenti anche in relazione al passaggio pedonale per arrivare in paese. E ci auguriamo che nel frattempo non succeda nulla di grave".
CronacaCasa Brancazzi e via di collegamento: "L’iter è ancora tutto fermo"