Casone, botta e risposta. I sindaci all’attacco di Faenzi: "Non siamo collusi, ora basta"

Lettera congiunta degli ex primi cittadini. La replica: "Sulla questione imbarazzanti incoerenze"

Casone, botta e risposta. I sindaci all’attacco di Faenzi: "Non siamo collusi, ora basta"

Casone, botta e risposta. I sindaci all’attacco di Faenzi: "Non siamo collusi, ora basta"

Botta e risposta tra gli ex sindaci di Scarlino e Monica Faenzi, consigliere di minoranza del Comune dopo le ultime elezioni sulla questione del Casone.

"Nel corso della recente campagna elettorale per le elezioni amministrative – dice Francesca Travison, confermata prima cittadina, in una lettera firmata anche dagli ex sindaci Flavio Agresti, Fabio Fedeli, Alduvinca Meozzi, Maurizio Bizzarri, Marcello Stella – Monica Faenzi, candidata sindaco con la lista Scarlino Futura, è intervenuta pubblicamente durante una cena a sostegno del candidato sindaco del Comune di Follonica Matteo Buoncristiani e, davanti alla folta platea dei presenti, ha testualmente affermato ’tutti i sindaci di Scarlino in qualche modo hanno perso immediatamente il ruolo di controllore e sono diventati collusi con, purtroppo, l’industria del territorio questo a me non capiterà’. Affermazioni che sono gravemente diffamatorie e calunniose nei nostri confronti, nonché della memoria dei primi due sindaci di Scarlino Foscolo e Lelio Agresti purtroppo scomparsi da tempo. La gravità delle affermazioni ci ha turbato primariamente per l’uso deliberato del termine collusi, che sottindende la esistenza di condotte criminali diffuse e continuate tra politica e imprese a scapito del bene pubblico con richiamo ad ambienti di malavita organizzata. Invitiamo, dunque, la Faenzi ad esibire le prove di quanto affermato oppure a formulare immediatamente pubbliche scuse".

Pronta la replica di Monica Faenzi. "Se c’è qualcuno che deve chiedere scusa ai cittadini non sono certo io. L’attacco congiunto che mi arriva da chi ha ricoperto nel tempo il ruolo di sindaco di Scarlino dimostra che in questi anni, anche negli ultimi purtroppo, si è sempre operato in continuità con il passato. Mi trovo costretta a sottolineare ancora una volta le imbarazzanti incoerenze di Travison quando si parla della zona industriale del Casone: quando si trovava all’opposizione aveva con me contestato il rapporto di mancato controllo dell’Ente nei confronti della zona industriale di Scarlino, insieme a me ha chiesto i 600mila euro dell’azienda di Mansi. Io sono stata coerente e a distanza di anni continuo a portare avanti le battaglie avviate in passato. Qualcuno lo è stato molto meno di me".