Si potrebbe definire senza essere troppo drammatici "crisi del cereale" quella che si sta vivendo anche in Toscana. La realtà è che c’è sempre meno grano made in Tuscany per colpa di una redditività troppo bassa, della crescente concorrenza sleale del grano importato dall’estero e dall’aumento di costi di produzione.
Fattori che, miscelati insieme, secondo Coldiretti hanno ridotto in meno di un ventennio di un terzo gli ettari seminati a grano duro, con cui si fa la pasta, passando da poco meno di 100 mila ettari a 60 mila in Toscana. Questa crisi si riflette anche in Maremma ed è una emorragia che può essere contrastata ridando certezze ai cerealicoltori a partire da un prezzo stabilito ancora prima della semina. A dirlo è Coldiretti in occasione della presentazione del progetto "Cereale Sicuro" promosso da Consorzi Agrari d’Italia. Soddisfatta Letizia Cesani, presidente regionale di Coldiretti e anche Simone Castelli, presidente grossetano. "Cereale Sicuro" è un innovativo strumento, che lega insieme aspetti tecnici e finanziari consente ai cerealicoltori di pianificare al meglio la loro campagna colturale e garantire risultati certi e trasparenti già al momento della firma del contratto con Consorzi Agrari d’Italia.
"Noi crediamo – ha detto Simone Castelli – che questo sia uno degli strumenti giusti da mettere in campo per ridare speranza ad un settore in fortissima difficoltà".
"Con Cereale Sicuro – spiega Fabio Lombardi, Direttore Consorzio del Tirreno e Consorzio Agrario di Siena – inauguriamo una nuova proposta che qualifica anche il ruolo di Cai, offrendo al settore agricolo soluzioni orientate a una sostenibilità autentica, che integri aspetti ambientali, sociali ed economici".
Prima di tutto l’iniziativa garantisce il collocamento del prodotto al termine della raccolta. Il vero punto di svolta di "Cereale Sicuro" riguarda l’aspetto finanziario: tutti i mezzi tecnici necessari per la produzione saranno forniti da Cai e potranno essere pagati a settembre 2025, dopo che l’agricoltore avrà completato la coltivazione, raccolto e venduto il prodotto, incassando il ricavato.