Oggi alle 18, al Teatro degli Industri, l’appuntamento è con l’orchestra sinfonica "Città di Grosseto". Per l’occasione l’orchestra propone l’esecuzione del "Flauto magico – Ouverture K.620" e del "Concerto numero 10 in mi bemolle maggiore per due pianoforti e orchestra K.365" di Mozart e della "Sinfonia numero 4 in mi minore op.98" di Brahms. L’orchestra sarà diretta da Robert Bakor e vedrà la partecipazione del duo pianistico formato da Sandra Landini e Francesca Amato. Un concerto da non perdere anche per la caratura degli artisti che saliranno sul palco del teatro grossetano. Robert Bokor, direttore d’orchestra e violinista di fama internazionale, è nato a Skopje (oggi Macedonia del Nord) in una famiglia di musicisti ed è cresciuto a Belgrado, dove ha iniziato la formazione musicale al violino alla Mokranjac Music School, la più antica scuola di musica serba. Dopo aver completato gli studi all’Università delle Arti di Belgrado, nel 1991 si è trasferito in Svizzera, dove si è distinto in una prolifica carriera da primo violino e da solista. È direttore e direttore artistico dell’Orchestre Musikfreunde St.Gallen, ensemble svizzera, artista residente della Harbin Concert Hall e direttore ospite dell’Harbin Symphony Orchestra. Sandra Landini, figlia d’arte, ha iniziato lo studio del pianoforte sotto la guida della madre Vilma Sepe, diplomandosi al Conservatorio "Cherubini" di Firenze ha poi conseguito la laurea di secondo livello a indirizzo concertistico al Conservatorio di Perugia e si è perfezionata a Firenze e a Brescia. È docente di pianoforte al Conservatorio "Boito" di Parma. Infine Francesca Amato. L’artista ha iniziato lo studio del pianoforte a 9 anni con Giampiero Semeraro, sotto la cui guida si è diplomata al Conservatorio "Frescobaldi" di Ferrara. Ha conseguito il diploma triennale in Musica da camera all’Accademia pianistica internazionale di Imola sono la guida di Pier Narciso Masi e ha registrato un cd dal titolo "Meravigliose sofferenze" dedicato alla musica per pianoforte a quattro mani di Schubert, Schumann e Brahms.
CronacaChe musica Mozart e Brahms agli Industri