
Chiude la chirurgia ortopedica: "Sant’Andrea smantellato"
"L’ospedale S. Andrea di Massa Marittima vede un altro servizio storico e fondamentale per il territorio a rischio chiusura definitiva". Paolo Mazzocco lancia l’ennesimo allarme e scuote la politica locale affinché prenda immediatamente posizione. "Venerdì se ne andranno, come ampiamente preannunciato, due ortopedici. Il primario Simonetti e il dottor Bozzi. La conseguenza, visto che ad oggi niente è stato fatto per la loro sostituzione, è che chiuderanno la sala operatoria ortopedica con tutto ciò che ne consegue sia per gli interventi programmati che per le urgenze traumatologiche". "Proprio perché lo sapevamo da mesi – continua Mazzocco – stride ancor di più il silenzio dei vertici Asl e delle istituzioni locali che avvolge e tenta di anestetizzare la questione. Il combinato disposto della Radiologia ridotta ai minimi termini e dell’ortopedia che si ritrova dimezzata, la Pneumologia con oramai un solo Medico, il Pronto soccorso che lavora in affanno da anni, fa temere non poco sul futuro prossimo di tutte le attività svolte dall’ospedale Sant’Andrea". Poi chiude: "Il giorno dopo si inaugureranno i nuovi ambulatori al primo Piano e li si che ci saranno tutti, vertici Asl, sindaco e assessori e politici vari. Tutti al taglio del nastro di nuovi ambienti mentre si svuotano drammaticamente quelli che abbiamo. Bene – chiude Mazzocco – ci dicano chiaramente cosa intendono fare con il S. Andrea, a parte calce e cemento, guardino negli occhi gli operatori sanitari che da anni si stanno facendo la pelle dentro l’ ospedale e soprattutto i cittadini". Sulla questione interviene anche la segreteria della UilFlp. "Al Sant’Andrea di Massa Marittima c’è una situazione di sofferenza e disagio – si legge nella nota – Oltre al pensionamento del primario di ortopedia del S. Andrea, sembra che ci sia addirittura anche l’ulteriore partenza di un altro chirurgo ortopedico. Rimarrà quindi solo un’unità di dirigenza medica in ortopedia a Massa Marittima. E le attività chirurgiche, da quello che risulta, saranno sospese almeno temporaneamente, e non siamo al corrente dei termini di tale sospensione. Infermieri e Oss presteranno il loro servizio in un clima di incertezza sulla loro prossima e futura collocazione che, al momento, ci risulta, sia quella di ruotare negli altri reparti, con il dubbio della possibilità di fruizione dei necessari riposi. Chiediamo – chiude la Uil Flp – un incontro con l’azienda, allo scopo di chiarire una situazione, da tempo conosciuta, che sta creando fin troppe incertezze e preoccupazioni al personale sanitario e, ovviamente, alla collettività".