REDAZIONE GROSSETO

"Ci è stata tolta l’acqua a casa e devo accudire due disabili"

L’appello di Elena: "Il Fiora ha portato via anche il contatore. Ci è stata negata la possibilità di rateizzare il pagamento"

In un’abitazione tolta l’acqua e portato via il contatore

Grosseto, 20 ottobre 2018 -  Senza lavoro, con due certificati che attestano la disabilità totale a causa di una malattia fortemente invalidante. E da qualche giorno anche senz’acqua. E’ pesantissima la situazione che sta vivendo una famiglia che abita in via Cipro a Grosseto: una coppia che, insieme alla madre di lui è sull’orlo del baratro. Soprattutto perché da qualche giorno si sono visti chiudere il flusso idrico da Acquedotto del Fiora per morosità. «Sappiamo di non aver pagato, ma non ci possiamo permettere di pagare la bolletta dell’acqua perché sono l’unica che riesce a fare qualche lavoretto – inizia a raccontare Elena, 25 anni, la moglie e nuora –. Mio marito ha avuto un intervento e non può svolgere lavori pesanti. Mia suocera è invalida al 100% e percepisce una pensione che non arriva a 300 euro». Una situazione al limite, che è pure peggiorata: «Ci è arrivata una bolletta di quasi 800 euro. Siamo andati negli uffici di Acquedotto del Fiora dove ci è stata negata la possibilità di reteizzare il pagamento. Ma come facciamo a pagare?». Prende fiato e poi riparte: «Cerco di darmi da fare per quello che posso, mi arrangio con qualche lavoretto saltuario – continua la ragazza che ha 25 anni – ma devo anche accudire il marito e la suocera che hanno bisogno di assistenza continua. Adesso, senza acqua in casa, la situazione è drammatica. Abbiamo fatto anche presente quello che stiamo vivendo all’assistente sociale, che però nemmeno ci ascolta».

«Sono stata operata due volte – inizia a raccontare Anita, l’anziana che vive nell’appartamento di via Cipro e che è disabile al 100% – e questa situazione è invivibile. Io e mio figlio abbiamo costantemente bisogno di andare al bagno e ora è anche poco dignitoso pensare di andare avanti». Una battaglia, la sua, che ha appena iniziato: «Ci siamo rivolti ad un avvocato e ci ha spiegato che, in particolari casi. esiste un decreto legge del presidente del Consiglio dei Ministri sul contenimento della morosità nel servizio idrico integrato. In pratica devono essere garantiti 50 litri di acqua al giorno a persona e non si può chiudere l’acqua. A noi invece ci hanno direttamente portato via il contatore da un giorno all’altro». Poi fa un ultimo appello: «Chiedo alle istituzioni di intervenire e agli assistenti sociali di pensare anche alla situazione che stiamo vivendo – chiude Anita -. Perché fino a questo momento non lo hanno mai fatto».