Non solo la ciclostazione, la nuova struttura inaugurata alcuni giorni fa in piazza Marconi. La città, infatti, si sta dotando di una serie di piste ciclabili che stanno trasformando Grosseto in una delle realtà più ricche di viabilità dolce dell’intera Toscana. Adesso poi, con la ciclostazione, la situazione non potrà che migliorare. Il nuovo box automatizzato, dove troveranno ricovero 40 biciclette, sarà la porta d’accesso alla Maremma e al mare per tutti coloro che hanno voglia di muoversi con le due ruote. L’accesso sarà smart, ovvero tramite un’App che permetterà agli utenti di affittare le bici in caso di necessità.
"Sicuramente si tratta di una svolta – esordisce Angelo Fedi, presidente di Fiab Grosseto Ciclabile –. Uno strumento funzionale. Dobbiamo dire che la ciclostazione a Grosseto arriva in ritardo, dopo un progetto molto importante che era stato fatto anni fa. Dal 2010 infatti esisteva uno studio di fattibilità della Regione che indicava Grosseto come uno dei luoghi dove poteva nascere la ciclostazione. Finalmente quello che noi consideravamo come un sogno, adesso lo possiamo toccare finalmente con mano".
Secondo Fedi adesso il nodo sarà quello della gestione. "Adesso vediamo il Comune come deciderà per la gestione – ha aggiunto il presidente di Fiab Grosseto Ciclabile –. Noi l’aspettavamo da tempo: si tratta di un altro passo verso una città amica della bicicletta ma anche solo per chi sceglie Grosseto per andare a visitare a pedali le bellezze del territorio. Non dimentichiamoci che la nostra città è facilmente percorribile in bici".
Fedi poi fa il punto sulle ciclabili in città che, per gli amanti delle due ruote sono sempre poche: "Ci sono diversi lavori in corso, vediamo come si posizioneranno all’interno della rete ciclabile che si sta delineando. Devo ammettere anche con lentezza, perché le disposizioni che avevamo avuto in questi anni erano diverse". Molti i lavori che l’Amministrazione comunque sta portando avanti. "Questo è vero. Mi riferisco alla ciclabile di via Mascagni, che chiude un percorso importante iniziato in via Brigate Partigiane e che passa anche da piazza della Libertà – aggiunge Fedi – Penso a una zona della città, quella che porta verso il cimitero, dove non era presente alcuna pista ciclabile, o a quella che sta nascendo, almeno dai progetti, nel nuovo Parco del Diversivo. Un altro lavoro importante – chiude il presidente di Fiab Grosseto Ciclabile – potrebbe essere quello di collegare la Stazione, (piazza Marconi) con l’ospedale e via Senese, magari attraverso via Emilia, direttrice naturale per una ciclabile. Anche qui però, bisogna decidersi: ci sono i parcheggi e dunque è complicato passare con le bici. Serve una rivoluzione anche in tal senso. Bisogna – chiude – che una delle due corsie non abbia il parcheggio ma capisco che i posti auto sono un problema per cui anche Grosseto dovrà farne conto".
Matteo Alfieri