
Cinquanta no alla geotermia Il comitato prepara la lotta contro il progetto
Circa 50 persone provenienti da tutta l’Amiata si sono riunite per ridare forza al "progetto" del Parco Nazionale dell’Amiata. Si sono dati appuntamento nella sede dell’associazione "Aquilaia", nel comune di Arcidosso, proprio dove la società Gesto vorrebbe intraprendere attività di ricerca per una nuova centrale geotermica. Due sono stati i macro temi affrontati in oltre 4 ore di dibattito. Il primo è quello legato al progetto del Parco, da questo incontro è nato un coordinamento composto da rappresentanti dei vari comuni amiatini. "È giunto il tempo – spiega Cinzia Mammolotti (nella foto), da anni impegnata sul progetto del Parco Nazionale dell’Amiata – che il Monte Amiata si trasformi in un forte attrattore ambientale a livello nazionale e internazionale, per un turismo naturalistico e responsabile. La nostra montagna è un tesoro ambientale. La nascita di un coordinamento – prosegue – è una notizia importante. Sono stati inoltre costituiti gruppi di lavoro tematici. Adesso dobbiamo disseminare questa idea di progetto tra i cittadini". In programma altri incontri pubblici. Uno degli obiettivi perseguiti è che il Parco sia un’opportunità di sviluppo per il territorio. "È bene chiarire – conclude - che non rappresenterà un ostacolo alle attività venatorie e agricole del territorio". Nella seconda parte dell’incontro si è parlato di geotermia, partendo proprio dall’ultimo permesso di ricerca. "L’Amiata ha dato – spiega Monia Pastorelli, tra le organizzatrici dell’incontro – l’idea di incrementare ulteriormente il polo geotermico amiatino cozza con il progetto di un parco Nazionale".
Nicola Ciuffoletti